Incidente stradale, moto contro auto sulla pista Porsche di Nardò: muore un collaudatore 35enne salentino Foto

Il ragazzo era un driver, dipendente di una ditta appaltatrice. La Nardò Technical Center: vicini alle famiglie coinvolte e collaboriamo con le autorità per gli accertamenti

Incidente stradale, moto contro auto sulla pista Porsche di Nardò: muore un 35enne
Incidente stradale, moto contro auto sulla pista Porsche di Nardò: muore un 35enne
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 19:19

Un incidente mortale si è verificato tra una moto e un’auto all’interno della pista Porsche di Nardò. La vittima è il 35enne Mattia Ottaviano, detto "Desmo".

L'uomo era un collaudatore salentino, di Tuglie, dipendente di una ditta esterna, e l'incidente si è verificato sul cosiddetto anello. Lavorava da un anno all’interno della pista con una ditta appaltatrice.

 

I dettagli

Sul posto la polizia Locale per i rilievi e i poliziotti del commissariato di Nardò.

Lo scontro sulla pista di collaudo Porsche di Nardò nel quale è morto il collaudatore Mattia Ottaviano, di 35 anni, di Tuglie (Lecce), avrebbe coinvolto una Porsche Panamera e una moto Ducati Panigale. Subito dopo l'impatto (la Ducati avrebbe tamponato la Porsche), la moto ha preso fuoco. Il centuauro è morto a seguito delle lesioni subite dopo essere stato sbalzato dalla moto. Sul posto anche personale del 118 e il pm di turno Alessandro Prontera, gli apparati di sicurezza hanno chiuso le piste. L'impianto Porsche di Nardò si sviluppa su una superficie complessiva di 700 ettari, e offre una grande varietà di piste di prova, per garantire un'ampia gamma di possibilità di testing. "Tutte le piste - è scritto nel sito web del circuito - sono caratterizzate da elevati standard di sicurezza e confidenzialità". 

La Porsche

«Esprimiamo il nostro profondo dolore per il tragico incidente che si è verificato questa mattina durante i test in corso al Nardò Technical Center e siamo vicini alle famiglie coinvolte. Al momento non disponiamo di ulteriori informazioni su quanto accaduto. In linea con le procedure standard per questi eventi, le Autorità hanno avviato ufficialmente gli accertamenti. Siamo impegnati a collaborare attivamente con loro», si legge in una nota del Nardò Technical Center.

Le reazioni

Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce, è intervenuta sul tragico incidente: "Mentre siamo in riunione in Prefettura per la prevenzione e rispetto della salute e della sicurezza l’ennesima morte di un lavoratore di una ditta in subappalto. Non se ne può più. Ora basta! Il Governo non faccia comunicati di cordoglio ma leggi a tutela della vita di chi lavora. Di lavoro si deve vivere e non morire".

Mauro Fioretti, coordinatore Uil Lecce, si chiede: "Cos’altro bisogna attendere che accada perché vengano assunti provvedimenti drastici? Sono anni, ormai, che la Uil sollecita interventi strutturali per raggiungere l’obiettivo di ‘Zero morti sul lavoro’, ma dal Governo ancora nessun atto concreto. Dopo la strage sul lavoro di Firenze, oggi l'ennesima vittima a Nardò, la morte di un giovane collaudatore di soli 36 anni, notizia scioccante che abbiamo appreso proprio mentre era in corso il nostro sit-in davanti alla Prefettura di Lecce. È ora di dire basta! Mobilitiamoci tutti affinché la Sicurezza sul lavoro sia davvero una priorità per il Governo. Servono misure di prevenzione serie, formazione, più fondi per potenziare i controlli, serve introdurre un sistema di premialità per le aziende virtuose che investono in Sicurezza. Tutta la Uil si stringe attorno ai familiari della giovane vittima sul lavoro di Nardò e degli operai morti a Firenze. Queste immense tragedie e tutti gli altri incidenti mortali sul lavoro ci rendono un Paese incivile. Non basta più dirsi costernati o addolorati, è tempo di assumere decisioni forti per tutelare la sicurezza, la salute e la vita di chi lavora".

La Cisl di Lecce e la Fim Cisl di Lecce "esprimono profondo cordoglio per la tragica perdita del giovane driver avvenuta in mattinata sulla pista Ntc di Nardò. La nostra solidarietà va alla famiglia del lavoratore colpito da questo drammatico evento. Ci uniamo al dolore di tutti, soprattutto di chi ha perso una persona cara in un incidente sul lavoro. È imperativo ribadire l'importanza della sicurezza sul posto di lavoro e sottolineare la necessità di adottare misure concrete per evitare simili tragedie. In attesa che le Autorità competenti appurino quanto si è verificato e i profili di responsabilità, siamo a ribadire la necessità di maggiore sicurezza, maggiore formazione, maggiori controlli su ogni posto di lavoro per evitare simili tragedie. Alla luce degli eventi drammatici che si stanno susseguendo in questi giorni sul territorio nazionale e nel Salento appare quanto mai necessario richiedere la convocazione urgente dell'Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro istituito presso la Prefettura di Lecce". 

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