Nafta nel deposito di acqua: e tutto l'ospedale va in tilt

Nafta nel deposito di acqua: e tutto l'ospedale va in tilt
di Antonella MARGARITO
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Domenica 26 Novembre 2023, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 18:35


Scambiano il serbatoio del gasolio con quello dell'acqua, parte il rifornimento e l'ospedale va in tilt. È accaduto venerdì scorso nel nosocomio "Sacro Cuore di Gesù" di Gallipoli, quando una autocisterna carica di gasolio ha provveduto al rifornimento pensando che quella fosse la cisterna per la nafta.

Gasolio nel serbatoio dell'acqua

Non è dato di sapere se il trasportatore abbia avuto un'indicazione sbagliata o sia andato dritto alla meta, sta di fatto che una volta individuato il serbatoio, per lui quello giusto, ha proceduto a scaricare il carburante, convinto di aver fatto la cosa giusta.
Ma sono bastati pochi minuti perché in tutto l'ospedale si diffondesse un gran puzzo di gasolio. È facile comprendere infatti quanta acqua scorra e quanti rubinetti vengano aperti in un grandissimo ospedale come quello della cittadina ionica e proprio per questo c'è voluto meno di qualche minuto perché il cattivo odore si spalmasse tra i reparti, i corridoi e le sale.

Orrore: dai rubinetti usciva acqua impura, mista ad un liquido oleoso e puzzolente. Da lì si è risaliti a quanto accaduto mentre il panico si diffondeva nelle varie divisioni mediche, con il divieto ai pazienti di utilizzare l'acqua per potersi lavare. "Divieto assoluto di utilizzo", questo il diktat passato di reparto in reparto per bocca del personale infermieristico.
Maggiore apprensione c'è stata soprattutto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, anche in virtù della tipologia di pazienti, mamme e neonati.

Ospedale invaso dal cattivo odore


Nel frattempo, però, tutti i rubinetti dell'ospedale sono rimasti aperti per far defluire l'acqua mista a gasolio e questo, chiaramente ha continuato a peggiorare il problema del cattivo odore.

I rubinetti sono rimasti aperti anche nella notte tra venerdì e sabato mentre, appena compreso il fatto, in ospedale sono arrivate sei autobotti cariche di acqua per il lavaggio del serbatoio. Un carico e scarico continuo quindi per vedere di risolvere il problema dal momento che ormai quelle tubature si erano intrise di liquido oleoso. Ieri però ancora in ospedale persisteva il cattivo odore mentre i rubinetti continuavano a versare acqua e olio.

Autocisterna inviata dalla Asl


Nel frattempo, la Asl è intervenuta con un'autocisterna di acqua potabile per garantire l'alimentazione dell'ospedale. Mentre si sta ultimando il collegamento dell'impianto idrico direttamente all'Aqp per evitare di utilizzare la cisterna compromessa. Intanto, gli ammalati continuano a convivere con l'acre odore di carburante che ancora insiste in tutta la struttura e a non poter utilizzare l'acqua corrente. Ragion per cui ci si lava con le bottiglie d'acqua o con acqua distillata, ma naturalmente fredda. Una situazione davvero difficile dunque quella dei pazienti molto pazienti e malgrado le grosse difficoltà non mancano le battute social dove si legge : "Chi volesse fare il pieno di nafta alla propria auto può servirsi direttamente dai rubinetti d'acqua dell'ospedale di Gallipoli».
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