Assunzioni per il nuovo ospedale, i conti non tornano

Assunzioni per il nuovo ospedale, i conti non tornano
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Domenica 26 Novembre 2023, 05:00

Non si riesce a chiudere i conti negli uffici Asl per mettere nero su bianco il piano assunzionale e relativa copertura economica necessari alla messa a regime del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto. 

Le criticità

Dopo l’ultimo sopralluogo sul cantiere del 6 novembre del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, la fronte del management dell’azienda sanitaria sarebbe corrugata più del solito per le domande del presidente alle quali nessuno ha saputo rispondere, relative al cronoprogramma del personale necessario per rendere operativa la struttura. Chi era presente all’incontro racconta di domande pressanti del presidente e risposte imbarazzate dei funzionari e dirigenti Asl che non avrebbero ancora ben chiaro il piano per l’organico sanitario e tecnico e nemmeno quello della guardiania, lavanderia e cucine. Tutti servizi che dovranno essere pronti per il taglio del nastro che, si sa, deve essere pronto per giugno del 2024. Un imperativo per il governatore che coincide con l’importante appuntamento elettorale delle Europee. 
Vista l’impreparazione sul tema «personale e servizi», Emiliano aveva rimandato i quesiti ad un prossimo incontro fissato per domani, slittato poi a metà dicembre pare su richiesta del direttore del Dipartimento di promozione della salute, Vito Montanaro, sollecitato dagli uffici di Viale Virgilio dove si sta lavorando alacremente per provare a chiudere la falla.
Il dilemma sarebbe nei numeri e nelle dimensioni del nuovo San Cataldo che man mano che si completa mostra tutta la sua complessità. Questione di spazi da riempire, intanto. Per avere un’idea dei volumi è sufficiente sommare le superfici e il numero di posti letto dei tre ospedali che, almeno sulla carta, dovrebbero essere assorbiti dal San Cataldo. Il Santissima Annunziata e il presidio San Giuseppe Moscati di Taranto (sulla chiusura di quest’ultimo ci sono veti della politica) e il San Marco di Grottaglie, hanno complessivamente una superfice sanitaria di circa 60mila metri quadrati, meno della metà del nuovo ospedale che sta sorgendo alle porte Sud di Taranto che ne ha 128mila
Ma è sul numero di posti letto che non ci si trova nei conti. I tre presìdi «assorbibili» ne sommano in tutto 572 mentre al San Cataldo sono 723. E qui il bilancio non torna perché pare che per i 151 posti letto in più mancherebbe al momento la copertura finanziaria di cui la Asl da sola non potrà farsi carico avendo il flusso bloccato in quanto a stanziamenti regionali per questo specifico capitolo. Più posti letto, uguale più personale e di conseguenza servizi amplificati. Non sarà un gioco, insomma, garantire ad esempio i costi per le cucine ed altro servizi come il lavanolo (lavaggio a noleggio) della biancheria e divise, per i quali la Asl ha pronto un project financing ancora senza coperture regionali.

Per non parlare del personale necessario in più (si parla di 500 nuove unità tra varie figure) su cui, problema economico a parte, vige sempre il blocco delle assunzioni. Emiliano insomma potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di coprire risorse non preventivate per colmare un buco enorme, non ancora quantificato, con il rischio di rimandare date di tagli del nastro che, idealmente, fanno già parte della sua prossima campagna elettorale di giugno.

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