Mercato in piazza Libertini, il Comune stringe i tempi: "Deve traslocare"

Il mercato di piazza Libertini
Il mercato di piazza Libertini
di Paola ANCORA
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Venerdì 13 Maggio 2016, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 12:46
«L’intenzione dell’amministrazione era ed è quella di trasferire il mercato di piazza Libertini a Settelacquare». E per questo, l’assessore alle Attività produttive della Giunta Perrone, Luciano Battista ha riunito le associazioni di categoria chiedendo il trasloco in blocco dei commercianti. Ipotesi che Fedimprese, Federaziende, Confcommercio e Confesercenti hanno rispedito al mittente, in un copione che ormai si ripete da anni, senza che il Comune riesca a centrare l’obiettivo e sgombrare la piazza dalle pagode in plastica per restituire alla città la visuale del Castello Carlo V restaurato.
«Le associazioni - spiega Battista - hanno chiarito che solo una parte dei commercianti sarebbe favorevole al trasferimento. Alcuni ritengono che il trasloco debba avvenire su base volontaria e, comunque, evitando che al posto degli attuali ambulanti arrivino poi nuovi commercianti abusivi».

L’assessore ha prefigurato anche la possibilità di ricorrere, per chi non volesse trasferirsi, alla cosiddetta “rottamazione” della licenzia, cioè alla corresponsione di una sorta di indennizzo a chi abbandonasse l’attività, misura attuabile «soltanto se il trasloco, però, riguarderà l’intero blocco di ambulanti. Ma non hanno accettato nemmeno questo» si sfoga Battista, che rivendica di aver «riportato alla vita il mercatino multietnico di viale Aldo Moro e di aver avviato la sistemazione dei 48 box dedicati agli ambulanti. Abbiamo anche garantito - continua l’assessore - la videosorveglianza dell’area. Se il mercato di piazza Libertini venisse trasferito, riusciremmo a creare un vero polo mercatale a Settelacquare. Non vogliono fare nulla. E, a questo punto, non mi resta che sottoporre l’esito della riunione al sindaco Perrone e alla Giunta il prossimo lunedì per decidere il da farsi. I box a Settelacquare vanno utilizzati».
In realtà, secondo alcune associazioni, per far traslocare il mercato all’amministrazione basterebbe attivare i controlli fiscali e delle licenze, per “scoprire” la grande quantità di abusivi che occupano oggi la piazza antistante il palazzo delle Poste e procedere agli sgomberi. «Ma a noi - dice Paolo Agagiù di Fedimprese - è stato solamente chiesto se il trasferimento può avvenire in blocco e la risposta è no. Non tutti gli operatori sono disponibili a spostarsi. Le proposte che si sono susseguite negli anni non sono più attuabili e comunque - conclude - atteso che il commercio non funziona, non possiamo comunque presentarci agli associati senza una proposta concreta, una bozza di accordo che preveda vantaggi precisi, chiari». Proposta che, dal Comune - lamentano le associazioni di categoria - non è arrivata.
«La riunione è stata una vera perdita di tempo - tuona Salvatore Sanghez di Confesercenti - e non abbiamo nemmeno capito quale fosse lo scopo dell’incontro. Per loro il trasferimento deve avvenire per la totalità degli ambulanti e questo non è possibile. Il problema, per noi, è che Lecce è ormai diventata la città degli abusivi perché manca il nucleo di Polizia annonaria e quindi non c’è controllo su niente. In piazza Libertini come lungo viale Marconi è pieno di abusivi, italiani e non. Sono la maggior parte». Far sgomberare chi non la licenza, insomma, per la visuale della piazza, sarebbe già un bel passo avanti.
La parola, adesso, passa alla Giunta e al sindaco Perrone.
 
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