Ghiaccio e insulti contro la drag queen sul palco. La denuncia: «Umiliata dai calciatori». Poi le scuse

Protagonisti alcuni calciatori. Intervengono il sindaco e la società sportiva

Francesco Bovino in arte Tekemaya
Francesco Bovino in arte Tekemaya
di Valeria BLANCO
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Mercoledì 6 Dicembre 2023, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 14:25

Capelli cotonati, minigonna mozzafiato, voce calda e decolleté prorompente: Tekemaya, nome d'arte di Francesco Bovino, professione drag queen, fa divertire tutti quando sale sui palchi. Che siano quelli dei diversi locali del Salento dove si esibisce oppure quelli di trasmissioni televisive come The Voice of Italy, dove pure anni fa ha riscosso un bel successo. Ieri sera, però, a Martano non c'è stato niente di divertente quando l'artista, mentre si esibiva, è stata più volte importunata da un gruppo di persone che prima le ha strappato la parruca, poi insultandola l'ha colpita con del ghiaccio preso dai bicchieri. Il gruppo era composto da calciatori della squadra locale, tutti tra i 30 e i 40 anni. 

Lo sfogo sui social

La denuncia arriva via social proprio dallo stesso Francesco Bovino, che si dice esterrefatto per l'episodio di bullismo e omofobia, il primo da quando - e ormai sono tanti anni - si esibisce come drag queen.

La cosa che ferisce di più, come sottolinea l'artista, è che nessuno di quanti erano seduti tra i tavoli, pur non prendendo parte al "gioco" di pessimo gusto, ha alzato un dito per difenderla o quantomeno per chiedere ai ragazzi di farla finita. Impotenti anche i membri dello lo staff del locale, il Morrison's pub, che in mattinata via social ha comunque fatto arrivare alla cantante le scuse. Ma lei è ancora ferita: "Mi veniva da piangere".

"Da anni faccio questo lavoro - scrive Tekemaya - e non mi è mai successo di sentirmi umiliata, mai sino a ieri sera. Durante una serata in un noto locale di Martano, un gruppo di ragazzi o meglio alcuni della squadra di calcio Martano (ASD Polisportiva Martius) hanno cominciato a fare i bulli con me; prima lanciandomi del ghiaccio (ho rischiato di essere colpita violentemente in un occhio) poi a prendermi in giro, poi nuovamente ghiaccio e alla fine per ben due volte mi hanno tolto la parrucca. Loro si divertivano nel farlo e sopratutto ridevano nell’umiliarmi, si sentivano forti... ma ciò che mi ha fatto più male è stata l’indifferenza degli altri clienti e anche dei titolari, fatta eccezione per un ragazzo, Giuseppe, un ragazzo buono che ha iniziato a urlare contro di loro che se la ridevano".

La società sportiva

Chiamata in causa, è la società sportiva la prima a prendere le distanze dal gesto, assicurando che sarà fatto di tutto per comprendere chi siano i responsabili di quanto accaduto ieri sera e che saranno poi presi i provvedimenti del caso, a partire dalle scuse pubbliche come atto dovuto nei confronti della drag queen.

I titolari del locale


"Desideriamo rivolgerci a voi con un cuore pesante e un profondo senso di responsabilità - si legge sulla pagina derl pub - per esprimere le nostre sincere scuse a Francesco Bovino in merito agli eventi spiacevoli che si sono verificati durante la serata di ieri nel nostro pub. Un gruppo di individui si è reso protagonista di comportamenti inaccettabili, causando disagio e sofferenza e siamo profondamente addolorati nel non essere riusciti ad impedire tutto ciò, nonostante i nostri numerosi rimproveri. Il nostro obiettivo è sempre stato creare un ambiente accogliente e sicuro, dove le persone possano godersi le serate in compagnia degli amici e trascorrere del tempo in serenità. Vogliamo ulteriormente sottolineare che condanniamo e ripudiamo fermamente ogni forma di bullismo e non tolleriamo comportamenti lesivi che mettano a rischio il benessere delle persone, sia nel nostro locale che altrove".
 

Il sindaco

Anche il sindaco di Martano, Fabio Tarantino, ha immediatamente preso le distanze da quanto accaduto intanto raggiungendo telefonicamente Francesco bovino, a cui ha manifestato solidarietà e vicinanza e poi ribadendo - tramite un post pubblicato sui social network del Comune - che Martano è una comunità aperta e lontana da ogni forma di discriminazione. 


"Abbiamo cercato negli anni - scrive il sindaco - di costruire nel nostro percorso, una Comunità inclusiva che valorizzasse le differenze. Una Comunità pronta ad accogliere e non a discriminare, promuovendo continuamente eventi culturali e di sensibilizzazione. Abbiamo condiviso idee ed esperienze per una crescita culturale e una presa di coscienza.
Venire a conoscenza di atti di violenza ai danni di una persona presa di mira per la sua unicità ci rende consapevoli di aver fallito. È amara questa considerazione come amara è la violenza di gruppo che prende di mira un individuo. In questi casi la morale non serve, noi non ci arrendiamo all’ignoranza e all’omofobia e vederla perpetrare da chi dovrebbe essere da esempio, considerando lo sport veicolo di sani principi, per superare una cultura misogina è terribile".

Poi l'invito a Francesco Bovino a prendere parte a un incontro pubblico per affrontare insieme questa spiacevole situazione e portare ad una riflessione comune.

La nota di Arcigay

"Non tolleriamo - scrive Ilaria Ulgharaita, presidente Arcigay Salento - che questi episodi passino inosservati, e vorremmo chiamare alle responsabilità educativa la città e le sue istituzioni. L'educazione sessuale e affettiva risulta fondamentale per la crescita dei ragazzi e delle ragazze in età scolastica nell'ottica della prevenzione e il contrasto delle azioni di discriminazione e violenza. Questi ragazzi saranno il futuro della nostra società, le loro azioni sono anche una responsabilità collettiva. 

Auspichiamo che le istituzioni, le agenzie educative e le società sportive della città di Martano prendano immediatamente le opportune distanze da questi comportamenti, magari con parole e azioni volte ad educare al rispetto di tutte le persone, in tutte le sue espressioni, contrastando di fatto questi episodi ora e formando una collettività più attenta domani".

 

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