Insulti, offese, calci e pugni del branco contro un ragazzo, uno solo, uno studente 15enne di un istituto superiore di Maglie. Vessato e ferito al punto da non voler più andare a scuola. Sette studenti residenti fra Nociglia, Castro, Ruffano, Cutrofiano, Melpignano, Zollino e Giuggianello sono ora indagati dalla Procura dei Minori del tribunale di Lecce per stalking, percosse e diffamazione.
Le botte e la denuncia
A decidere di rivolgersi alla magistratura, i genitori del ragazzo quando hanno constatato che, quanto accadeva fra le mura della scuola, si stava ripercuotendo seriamente sull'equilibrio psico-fisico del figlio, deciso a non tornare più fra i banchi. La banda scriveva biglietti ingiuriosi, attaccandoli poi dietro la schiena del coetaneo per sbeffeggiarlo nei corridoi; lo percuoteva a calci e pugni quando provava, timidamente, a ribellarsi o se negava loro la possibilità di copiare un compito in classe, com'è avvenuto prima del primo lockdown del 2020.
In occasione della proiezione di un film sulla Shoah, il ragazzo sarebbe stato accerchiato e preso a pugni e il 13 febbraio del 2020, sarebbe rientrato a casa con un ginocchio gonfio, proprio per le percosse subite. I genitori, a quel punto, lo hanno accompagnato in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato un trauma distorsivo e un ematoma guaribile in una settimana. A quel punto, il 15enne non ha più fatto ritorno in classe. Ora i sette sono sotto inchiesta. La famiglia che ha sporto denuncia è assistita dall’avvocato Dario Paiano. Gli indagati, invece, sono difesi dagli avvocati Giuseppe Gennaccari, Paolo Marseglia, Luigi Fersini e Giuseppe Erriquez.