Accerchiato e picchiato dal branco, si rifiuta di tornare a scuola: sette minori indagati per stalking e percosse

Accerchiato e picchiato dal branco, si rifiuta di tornare a scuola: sette minori indagati per stalking e percosse
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Mercoledì 21 Aprile 2021, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 20:15

Insulti, offese, calci e pugni del branco contro un ragazzo, uno solo, uno studente 15enne di un istituto superiore di Maglie. Vessato e ferito al punto da non voler più andare a scuola. Sette studenti residenti fra Nociglia, Castro, Ruffano, Cutrofiano, Melpignano, Zollino e Giuggianello sono ora indagati dalla Procura dei Minori del tribunale di Lecce per stalking, percosse e diffamazione

Le botte e la denuncia

A decidere di rivolgersi alla magistratura, i genitori del ragazzo quando hanno constatato che, quanto accadeva fra le mura della scuola, si stava ripercuotendo seriamente sull'equilibrio psico-fisico del figlio, deciso a non tornare più fra i banchi. La banda scriveva biglietti ingiuriosi, attaccandoli poi dietro la schiena del coetaneo per sbeffeggiarlo nei corridoi; lo percuoteva a calci e pugni quando provava, timidamente, a ribellarsi o se negava loro la possibilità di copiare un compito in classe, com'è avvenuto prima del primo lockdown del 2020.

Una scarica di calci e pugni è stata inflitta al 15enne persino alla presenza degli insegnanti, a gennaio dell'anno scorso, ma a nulla sarebbero valsi - stando alle carte dell'inchiesta - i provvedimenti disciplinari nel frattempo assunti dalla scuola nei confronti dei sette. 

In occasione della proiezione di un film sulla Shoah, il ragazzo sarebbe stato accerchiato e preso a pugni e il 13 febbraio del 2020, sarebbe rientrato a casa con un ginocchio gonfio, proprio per le percosse subite. I genitori, a quel punto, lo hanno accompagnato in ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato un trauma distorsivo e un ematoma guaribile in una settimana. A quel punto, il 15enne non ha più fatto ritorno in classe. Ora i sette sono sotto inchiesta. La famiglia che ha sporto denuncia è assistita dall’avvocato Dario Paiano. Gli indagati, invece, sono difesi dagli avvocati Giuseppe Gennaccari, Paolo Marseglia, Luigi Fersini e Giuseppe Erriquez.

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