I turisti invadono Lecce, tra cantieri e monumenti chiusi

I turisti invadono Lecce, tra cantieri e monumenti chiusi
di di Paolo CONTE
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Domenica 17 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:11

Le belle giornate, giunte in concomitanza delle festività pasquali dopo il drastico calo dei contagi da Covid-19, hanno ripopolato di turisti le vie del barocco leccese nell’atmosfera di una normalità finalmente ritrovata, ma la chiusura di alcune tra le belle strutture architettoniche del centro ha fatto storcere il naso a tanti visitatori che in questi giorni stanno affollando le strade caratteristiche del borgo antico.

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I turisti: «Bella, ma con alcune criticità»

«Lecce è una città magnifica che racchiude storia, arte e tradizioni - dice Carlo da Milano - si mangia veramente bene e le persone sono genuine e alla mano, ma avrei tanto voluto visitare le Mura Urbiche e il Teatro Romano che purtroppo sono inaccessibili. Un vero peccato. Soprattutto quando arriva la bella stagione, un posto così ricco di storia dovrebbe sfruttare a pieno il proprio potenziale artistico». 
I mugugni si rincorrono per le vie del centro storico e il tema è sempre lo stesso: «Troppi lavori in corso nel periodo sbagliato - dice Antonio da Napoli -. Lecce è come un gioiello rimasto nella confezione. Alcuni siti e contenitori culturali sono chiusi. Mi sarebbe piaciuto visitare l’Anfiteatro romano, ma non si può a causa dei lavori.

Spero di avere il piacere di ammirarlo dal suo interno la prossima volta». Anche fuori dal perimetro dell’Ovale i visitatori hanno dovuto fare i conti con alcuni siti culturali vietati alla fruizione. E le lamentele si sono propagate sino alla periferia della città. «Non abbiamo potuto vedere da vicino gli interni della Torre di Belloluogo - afferma Giuseppe da Roma, giunto nel capoluogo leccese insieme alla sua famiglia -. Da sempre siamo amanti della natura e siamo venuti appositamente nel Salento per visitare questi luoghi, ma purtroppo rincaseremo soddisfatti a metà».

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Le condizioni delle strade


Non sono mancate le critiche sulle condizioni dei manti stradali che fanno da collante tra le zone periferiche e il centro del capoluogo leccese. «Ho noleggiato un’auto per muovermi più velocemente insieme ai miei amici e visitare la città a 360 gradi - racconta un turista proveniente da Bari - ma le strade sono piene di buche, dislivelli e tombini che hanno reso sgradevoli i nostri spostamenti. Non è stato semplice neanche trovare parcheggio - aggiunge - e purtroppo la città credo sia collegata male. Peccato perché Lecce è diventata da anni una meta turistica molto importante perché racchiude tesori unici». «Purtroppo continuano a mancare i servizi e il traffico ha raggiunto picchi davvero elevati - prosegue Roberto di Potenza -. Da anni raggiungo Lecce in macchina per motivi di lavoro. E se già nei giorni infrasettimanali la viabilità è un problema per via delle strade troppo strette, nei week end la circolazione veicolare diventa impossibile».

I problemi con i trasporti 


In seno alla penuria di servizi, le problematiche sollevate dai turisti e dai trasfertisti hanno generato un altro vespaio di rimostranze. «Ho fatto scalo a Brindisi e ho dovuto pagare profumatamente un taxi per farmi portare a Lecce - dice Alberto da Milano mentre passeggia in centro storico su corso Vittorio Emanuele II -. La città è meravigliosa e si visita facilmente a piedi perché è a misura d’uomo, ma la prossima volta farò sicuramente scalo a Bari per raggiungere Lecce senza dovermi svenare». Un’esperienza vissuta anche da Francesco di Torino: «Dall’Aeroporto di Brindisi è sempre complicato trovare mezzi pubblici disponibili pronti a condurti a Lecce. Per questo motivo, tutte le volte che arrivo a Brindisi, mio zio o un caro amico mi passano a prendere con l’auto per arrivare finalmente a destinazione. Ormai sono abituato - conclude - basta solo impararlo a proprie spese».

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