Salento, tassa di soggiorno: da Lecce al Capo di Leuca imposta invariata. Quanto si paga

Salento, tassa di soggiorno: da Lecce al Capo di Leuca imposta invariata. Quanto si paga
di Paola COLACI
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Venerdì 15 Aprile 2022, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:56

Niente balzelli sulla tassa di soggiorno. I sindaci salentini non hanno dubbi: ritoccare al rialzo l'imposta richiesta ai turisti che alloggeranno nelle strutture ricettive a Lecce e nei Comuni costieri non serve. Anzi. «Si prospetta una stagione d'oro in termini di presenze e siamo pronti a confermare le entrate registrate nel 2021» stimano gli amministratori delle marine. Dunque il caso di Porto Cesareo - dove la Giunta guidata dal sindaco Silvia Tarantino ha predisposto l'aumento del 50%, per i mesi di alta stagione (luglio/agosto) - sembra destinato a restare isolato. Al massimo, potrà fare il paio seppure parzialmente con il caso di Gallipoli dove la Giunta guidata dal sindaco Stefano Minerva in vita della prossima stagione estiva ha previsto un ritocchino da 50 centesimi sulle strutture extralusso da 4 e 5 stelle. Ma tant'è.

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A Lecce città l'imposta di soggiorno resterà invariata, dopo l'ultima modifica introdotta da Giunta del sindaco Carlo Salvemini a gennaio dello scorso anno.

In quell'occasione l'amministrazione stabilì di portare da 3 a 5 euro al giorno la tassa per chi soggiorna negli alberghi 4 e 5 stelle lusso, prolungando l'alta stagione fino a ottobre. Un aggiustamento al rialzo che in 12 mesi ha consentito al Comune di i cassare un milione e 26mila euro.

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Stessa cifra record inscritta nel bilancio del Comune di Otranto sotto la voce imposta di soggiorno 2021. Incasso che l'amministrazione guidata dal sindaco Pierpaolo Cariddi punta a confermare anche per il 2022. «Seppure vista dell'estate non è stato previsto alcun aumento in relazione all'imposta di soggiorno» ci tiene a specificare Cariddi. In relazione al milione di euro già incassato lo scorso anno, «l'amministrazione ha già reinvestito parte delle risorse in servizi al turismo. Ma è stato predisposto anche un cartellone di eventi che vedrà Otranto protagonista dell'estate con mostre, musica, cultura ed eventi di respiro internazionale».

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Tariffe confermate anche nelle marine di Melendugno. Da Roca a Torre dell'Orso, passando per San Foca turisti e vacanzieri non vedranno lievitare i costi dell'imposta. «Se le previsioni rispetto alle presenze turistiche non saranno smentite - anticipa il sindaco Marco Potì - saremo in grado di confermare i circa 625mila euro incassati dal Comune durante il 2021 attraverso la tassa di soggiorno». Soldi che il Comune ha già investito in servizi ai turisti. A partire dal trasporto turistico lungo la costa, garantito a chi alloggia nelle marine di Melendugno garantito attraverso i servizi Mare in Bus e Terra Mare in bus. «A ciò si aggiunga l'informazione turistica garantita attraverso tre postazioni attive da giugno a settembre - aggiunge Potì - Oltre al piano di salvataggio e pulizia delle spiagge. Ma anche il pronto intervento in spiaggia. Infine, la manutenzione del verde e numerosi altri interventi».

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Servizio di trasporto turistico garantito anche a Terme proprio attraverso le risorse incassate dal Comune attraverso la tassa di servizio. Un tesoretto che nel corso del 2021 ha fruttato all'amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Bleve una cifra pari a 70mila euro. «Risorse che abbiamo investito nella programmazione di eventi estivi - ha spiegato il primo cittadino - Ma anche nella pulizia della marina di Santa Cesarea e delle sue frazioni. Infine, continuiamo a garantire un servizio di trasporto turistico che dalle strutture ricettive porta al mare i turisti. Un aumento sull'imposta? Non è previsto né necessario al momento. In vista della prossima estate porteremo in bilancio lo stesso tetto di risorse».
Nessun balzello in programma, infine, anche nella marine di Salve. Da Pescoluse a Torre Pali, passando da Posto Vecchio e Lido Marini, la perla del sud Salento negli ultimi quattro anni ha visto il numero di presenze turistiche crescere esponenzialmente. E di conseguenza, anche gli incassi legati all'imposta di soggiorno. «Sino al 2020 il gettito derivante dall'imposta non superava i 60mila euro a stagione - ha sottolineato Francesco De Giorgi, assessore comunale al Turismo - Già lo scorso anno, tuttavia, la cifra si è attestata a 113mila euro. Segno evidente di un appeal turistico in crescita che contiamo di confermare anche quest'anno».
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