Sistema giustizia, organico e impegno della magistratura: il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli visita gli uffici giudiziari

Sistema giustizia, organico e impegno della magistratura: il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli visita gli uffici giudiziari
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Venerdì 5 Maggio 2023, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 19:36

Le criticità del sistema giustizia, ma anche i risultati ottenuti  e il lavoro del nuovo Consiglio superiore della magistratura sono al centro dell’incontro fra i magistrati salentini  e il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, che ha iniziato da Lecce il suo tour negli uffici giudiziari salentini. Andrà a Taranto, Bari e Trani. Al centro del dibattito le scoperture dell’organico.

 

La visita a Lecce

Erano otto anni che un vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura non celebrava la magistratura salentina: due consiliature fa. Fabio Pinelli ha voluto colmare questo ritardo con una visita apprezzata sia da Vincenzo Scardia, presidente vicario della Corte d'appello di Lecce, che da Antonio Maruccia, Procuratore Generale della Corte d'appello. Entrambi hanno valorizzato in chiave positiva la scelta dell'attuale Csm di accelerare le pratiche con un ordine dei lavori del Consiglio più serrato rispetto al passato. Seconda tappa della visita è stata Taranto.

I ringraziamenti di Pinelli


E Pinelli li ha ringraziati per il loro sostegno. "Siamo orgogliosi - ha detto il VicePresidente- del cambio di passo che stiamo registrando nel tasso di definizione delle pratiche, superiore del 30 per cento rispetto al recente passato. Un risultato che ci è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica e che si inserisce all’interno di una nuova strategia organizzativa cui cerchiamo di dare impulso.

Il risultato  è’ stato conseguito grazie all’impegno di tutti i consiglieri del Csm, dei magistrati segretari, del personale amministrativo del Consiglio. E rivolto ai magistrati presenti ha osservato: "Vi ringrazio del Vostro lavoro al servizio del Paese . L’apprezzamento verso il nuovo ordine dei lavori del consiglio ci conforta sul fatto che stiamo andando nella giusta direzione. Voi, come gli altri magistrati che sto incontrando in giro per l'Italia, ci rappresentate la necessità di un CSM vicino e attento alle esigenze degli uffici. Ce la stiamo mettendo tutta - ha concluso il vicePresidente del Csm - per soddisfare queste attese e per fare del Consiglio un organo di alta amministrazione della giurisdizione capace di offrire un migliore servizio di giustizia ai cittadini”.

 


Ad accompagnare Pinelli nella visita degli uffici giudiziari pugliesi ci sono i consiglieri del Csm Genantonio Chiarelli e Maurizio Carbone, il vice segretario generale Gabriele Fiorentino ed il consigliere giuridico Andrea Apollonio.

Seconda tappa a Taranto

Nella seconda tappa della visita degli uffici giudiziari pugliesi, il vice presidente del Csm Fabio Pinelli - unitamente ai consiglieri Carbone e Chiarelli - ha ascoltato in un partecipato incontro i magistrati di Taranto. 
In modo particolare, gli sono state manifestate le difficoltà logistiche, edilizie e le carenze di personale amministrativo di tutti gli uffici della Corte d'appello distaccata, comprese le limitazioni di organico che portano Taranto ad una carenza numerica superiore alla media nazionale. Circostanza che obbliga i magistrati tarantini ad una mole di pratiche pro capite superiore di 3 volte a quelli di uffici giudiziari di più grandi dimensioni.


Durante l'incontro, i rappresentanti del Consiglio hanno anticipato di aver preso nota delle difficoltà rappresentate dai magistrati impegnandosi a cercare soluzioni tempestive per quanto di competenza dell’organo di governo autonomo della magistratura. Hanno altresì assicurato che il Consiglio si fara’ portatore presso il Ministero della Giustizia delle criticità in relazione alle materie di competenza di quest’ultimo, nell’ottica di una virtuosa collaborazione istituzionale ,volta al perseguimento dei comuni obiettivi di efficienza del sistema giustizia. Quanto alla carenza degli organici della magistratura,Pinelli ha affermato di  conoscere bene il problema dei lunghi tempi per l’immissione di  nuovi magistrati: “4 anni dal concorso all'ingresso in carriera sono troppi. Solo un'accelerazione delle procedure può invertire la tendenza”. "Il Ministero - ha concluso Pinelli - sta affrontando il tema con grande attenzione“, come indiscutibilmente è emerso dalle interlocuzioni istituzionali già’ avviate nella materia.

La visita a Bari

«La visita del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, qui in Puglia, è un evento che avvicina le istituzioni ai magistrati. Uno dei problemi della magistratura, in questo periodo, è un innegabile distacco tra i giudici e l'istituzione che ne assicura la vita. Un distacco che è una iattura, perché è foriero di innumerevoli mancanze». Così il presidente della Corte d'Appello di Bari, Franco Cassano, in occasione della visita a Bari del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. «Abbiamo sentito il Csm lontano - continua - per una serie infinita di ragioni: l'abbiamo vista come una istituzione oscura, con prassi non interpretabili, che danno luogo a decisioni non sempre prevedibili. Poi ci sono ricadute istituzionali: è cresciuta l'influenza del ministero della Giustizia, ma senza che i magistrati venissero coinvolti nelle decisioni prese. La disattenzione del Csm e la crescita del ruolo del ministero è stata eclatante: quando è stato istituito l'ufficio del processo, ad esempio, il Consiglio non è stato minimamente considerato». Cassano ha poi elencato alcuni problemi sentiti dalla magistratura barese: «E' inaccettabile - ha rilevato - che siano i magistrati a occuparsi delle vicende amministrative relative, ad esempio, agli appalti delle attività interne agli uffici giudiziari come bar e poste. Gli uffici apicali delle sedi periferiche sono stati sostanzialmente trasformati in strutture decentrate del ministero della Giustizia, e su questo il Csm non ha battuto ciglio. Andrebbero istituite apposite strutture decentrate del ministero, e non lasciare che siano i magistrati ad occuparsi di determinate questioni».

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