Pedana abusiva e scarichi in mare: scatta il sequestro al circolo nautico

Pedana abusiva e scarichi in mare: scatta il sequestro al circolo nautico
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 15:58

Scarichi in mare e una pedana conficcata direttamente nel fondale roccioso: veri e propri abusi ambientali scoperti dalla Capitaneria di porto, che ha fatto scattare il sequestro nei confronti di un circolo nautico di Santa Cesarea Terme, e ha denunciato il titolare. Contemporaneamente, dall’altra parte del Salento, sullo Ionio, i carabinieri hanno sequestrato ombrelloni e lettini abusivi, posizionati sulla spiaggia di Pescoluse senza alcuna autorizzazione.
La doppia operazione delle forze dell’ordine arriva in un periodo in cui le presenze turistiche nel Salento aumentano sempre più di numero. I militari del compartimento marittimo di Gallipoli hanno avviato i controlli in un circolo nautico che sorge in località Fontanelle a Santa Cesarea. Hanno passato al setaccio autorizzazioni, documenti e planimetrie relative alla concessione demaniale del circolo, e hanno scoperto una serie di irregolarità. Le violazioni riscontrate sono numerose e particolarmente gravi dal punto di vista ambientale.
In particolare, gli uomini della Guardia costiera (insieme con il personale dell’ufficio locale marittimo di Castro) hanno sequestrato opere idrauliche non autorizzate: in sostanza, era stato creato uno scavo nella parete rocciosa, con lo scarico che sfociava direttamente in mare. Per scoprire dove andassero a finire le acque di scarico, hanno utilizzato un colorante, la fluorescina sodica, che ha reso il flusso d’acqua di colore verde fosforescente, in modo tale che i militari potessero seguirne il corso e scoprire che andava a finire direttamente in mare.

 

Oltre alle opere idrauliche, i sigilli sono scattati anche per una pedana di oltre cento metri quadrati, la cui struttura portante in metallo era stata infissa nel fondale marino roccioso, forato precedentemente perché “ospitasse” la struttura.
 
Le attenzioni dei militari, infine, si sono concentrate anche sulla piscina: gli scarichi non autorizzati andavano a finire, anche in questo caso, direttamente in mare. Il problema è che l’acqua era stata già sottoposta a processi di trattamento con il cloro, alterando così il ph e la salinità naturale dell’ecosistema marino sottostante.
Il presidente del circolo è stato denunciato per diversi reati: tra questi, anche quella di distruzione e deturpamento di bellezze naturali per aver realizzato opere in assenza dei previsti titoli concessori; opere, peraltro, eseguite in zone sottoposte a vincolo paesaggistico.
A una manciata di chilometri da lì, sulla costa ionica del Salento, i carabinieri della stazione di Salve sono stati impegnati in un servizio di controllo del litorale, in particolare in località Pescoluse. A chiedere l’intervento degli uomini dell’Arma sono stati alcuni bagnanti, che avevano osservato l’attività poco ortodossa di un uomo, un 48enne di origine napoletana che, anziché noleggiare lettini e ombrelloni come prevede la legge, li posizionava direttamente sulla spiaggia, in attesa dei clienti.
Un vero e proprio lido abusivo, insomma. Con l’attrezzatura l’uomo aveva occupato una porzione di litorale estesa per circa 150 metri quadrati.
Le indagini, fatte anche di servizi di osservazione e appostamenti, hanno messo in luce l’attività illecita del 48enne. I carabinieri hanno sequestrato 58 lettini e 9 ombrelloni, mentre il napoletano è stato denunciato per occupazione abusiva di suolo demaniale.

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