Centinaia di incendi, case minacciate: è allarme, arriva la Colonna mobile

Incendio di ulivi a Casarano
Incendio di ulivi a Casarano
di Valeria BLANCO
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Lunedì 28 Giugno 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 07:40

Il Salento continua a bruciare senza tregua. Anche quella di ieri è stata una giornata campale per i vigili del fuoco, impegnati a spegnere centinaia di roghi da Squinzano a Leuca, dopo il vastissimo incendio che sabato pomeriggio ha devastato il territorio di Casarano, richiedendo l’intervento di un canadair. 
E nell’ambito di un’emergenza che non ha precedenti sul territorio, né casi analoghi in Italia, nella notte tra sabato e domenica da Chieti è arrivata la “Colonna mobile”: si tratta di rinforzi, e nello specifico di 9 uomini e 5 mezzi, che di solito vengono spediti in zone terremotate o afflitte da gravi calamità naturali. E che già nella giornata di ieri hanno dato una mano ai vigili del fuoco salentini nello spegnimento dei numerosi incendi.

Le chiamate


Ancora tantissime le chiamate al numero di emergenza 115, molte delle quali lasciate inevase perché uomini e mezzi erano impegnati sugli episodi più gravi. E ieri Casarano ha continuato a bruciare, con centinaia di ulivi andati in fumo in poche ore. Un rogo, a Parabita, ha determinato la caduta di un albero che ha tranciato i cavi elettrici. Infine a Specchia il fuoco ha minacciato una falegnameria, “salvata” all’ultimo minuto dall’intervento dei pompieri.
Ma gli uomini sono stremati: il comando provinciale di Lecce è il primo in Italia per numero di interventi Aib (antincendio boschivo) ed uno dei primi cinque in Europa.

La maggiore difficoltà, in questi giorni, è quella di tenere il fuoco lontano dalle case, che però sempre più spesso sono lambite dalle fiamme e finora solo per un miracolo non si sono registrati incidenti. Tre, invece, i vigili del fuoco feriti nell’ultima settimana mentre erano impegnati a spegnere incendi.

L'appello dei sindacati

E continuano gli appelli da parte dei sindacati per chiedere più uomini e mezzi: servono soprattutto pick-up che permettano di raggiungere anche le zone più impervie, risparmiando un po’ di fatica ai vigili del fuoco che lavorano su turni di 12 ore ormai diventati massacranti. Il segretario provinciale Conapo Giancarlo Capoccia nei giorni scorsi ha incontrato i massimi vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: il sottosegretario di Stato Carlo Sibilia, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del Corpo Fabio Dattilo ed ha evidenziato come in estate, a causa sia degli incendi sia dell’enorme flusso turistico, si modifica il quadro delle esigenze di soccorso, con un sovraccarico di lavoro su un dispositivo di soccorso già̀ afflitto da numerosi problemi. Solo un esempio: ci sono solo due operatori a rispondere alle chiamate che arrivano al 115: del tutto insufficienti, a parere del sindacato, «per reggere l’impatto di migliaia di chiamate di soccorso al giorno, con punte di oltre 100 richieste di intervento registrate che rimangono inevase».

Le sanzioni

Altra piaga che affligge il territorio è purtroppo la cattiva abitudine di lasciare i campi abbandonati, invasi dalle sterpaglie che prendono fuoco facilmente. Così come quella di bruciare i resti delle potature: comportamento pericoloso che solo quest’anno ha già causato tre vittime. E i carabinieri Forestali sono già al lavoro per sanzionare i cittadini che non hanno ripulito i loro campi: Un centinaio le multe - che vanno da 600 a 2mila euro a seconda dell’infrazione - già elevate, mentre i controlli proseguono a tappeto su tutto il territorio provinciale, anche da parte delle Polizie municipali.

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