Il sindaco: «Un atto dovuto»

Il sindaco: «Un atto dovuto»
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Martedì 28 Febbraio 2017, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 18:29
Ho saputo ieri di essere indagato. Sono assolutamente tranquillo. Anzi sono convinto che questa inchiesta farà emergere il fatto che ho sicuramente operato sempre nell'alveo della legalità». Così il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, a proposito della richiesta di proroga delle indagini sull'assegnazione di alloggi popolari da parte della Procura della Repubblica di Lecce. L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, è partita nel 2012 a seguito di una denuncia presentata da esponenti del Partito democratico. Perrone è indagato insieme all'ex senatrice Adriana Poli Bortone e al deputato dei Conservatori e Riformisti Roberto Marti, in tutto 46 persone. «Peraltro - aggiunge - è un atto che ritengo dovuto per il fatto che, avendo questa inchiesta portato al sequestro di tantissimo atto della mia giunta, è  chiaro che il sindaco, che è il responsabile primo dell'amministrazione, debba essere indagato. Sono convinto che la stessa indagine evidenzierà che abbiamo operato legittimamente».
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