Finale degli Europei 2021, sì ai maxischermi in piazza solo se si rispettano le norme anti-Covid: la scelta dei sindaci e la circolare del prefetto

Finale degli Europei 2021, sì ai maxischermi in piazza solo se si rispettano le norme anti-Covid: la scelta dei sindaci e la circolare del prefetto
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Venerdì 9 Luglio 2021, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 09:16

Niente maxischermi in piazza nel Salento domenica sera per la partita Italia-Inghilterra, finale degli Europei 2021. Sulla base delle restrizioni comunicate dalla Questura di Lecce in fatto di organizzazione di eventi pubblici legate a un aumento di casi di Covid-19, molti Comuni hanno preferito rinunciare (non è stata quindi la Questura a vietare le manifestazioni, a differenza di quanto scritto in precedenza).

Per questa ragione, per esempio, i maxischermi previsti in piazza a Cavallino e Castromediano per domenica 11 luglio in occasione di Italia-Inghilterra non saranno allestiti.

La direzione da seguire è stata stabilita nel corso di un Comitato per l'ordine e la sicurezza tenutosi presso la prefettura di Lecce, che al termine dell'incontro ha inviato una comunicazione ai sindaci e commissari dei diversi comuni del Salento sottolineando come si sia preso dell'«inopportunità» di allestire maxischermi, che sarebbero occasione per creare assembramenti.

Ma ha anche specificato che laddove i sindaci «dovessero decidere di organizzare le proiezioni, sarà necessario garatire il rispetto delle disposizioni anti-contagio e delle misure di safety e security».

Leggi la nota del prefetto: 106151_09182103.pdf

Ma molti sono comunque i sindaci che stanno prendendo provvedimenti: a Martina Franca, per esempio, da oggi sono obbligatorie anche all'aperto le mascherina nel centro cittadino. Il sindaco Franco Ancona ha imposto nel centro cittadino, nelle ore serali fino al 31 luglio prossimo, l'utilizzo della mascherina. L'obbligo in città scatterà dalle ore 19 e sino alle ore 2 del mattino successivo ma anche in ogni occasione di tempo e di luogo in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro nel tratto di Piazza Roma, via Vittorio Emanuele, piazza Plebiscito e piazza Maria Immacolata. Esclusi dall'obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni e coloro che hanno forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina.
Ma tant'è, domenica prossima si gioca Italia-Inghilterra, finale del campionato europeo di calcio, sfida anche di fantozziana memoria. Pochi i maxi schermi autorizzati nelle città, dove al momento i sindaci chiedono ai cittadini, cautela e rispetto delle norme anticovid. I primi cittadini puntano a fare in modo che non si ripetano gli eccessi visti martedì in molte città italiane.

Le parole dei primi cittadini


«Evitiamo situazioni come l'installazione di proiettori e maxischermi che possono procurare assembramenti - ha detto il primo cittadino di Ostuni, Guglielmo Cavallo - ma in vista di domenica non riteniamo di dover introdurre provvedimenti restrittivi. Ad Ostuni i contagi sono prossimi allo zero e confidiamo nella responsabilità dei cittadini. In città opereranno le forze dell'ordine come sempre. Non servono quindi ulteriori raccomandazioni continua Cavallo - rispettiamo le regole nei luoghi chiusi o affollati, consapevoli che l'attesa è tanta per tutti i tifosi italiani. L'auspicio in caso di vittoria è di festeggiare senza strafare».
Posizione condivisa da Ettore Caroppo, vicepresidente Anci Puglia e sindaco di Minervino di Lecce. «Festeggiare significa aver vinto l'Europeo. Andiamo cauti, evitiamo rischi prevedibili e soprattutto rispettiamo le regole già in vigore. Aver ricevuto il vaccino - sottolinea Caroppo - non è motivo valido per contravvenire alle norme antiCovid, facciamo attenzione e speriamo di poter gioire non solo per il successo della Nazionale di calcio».
Invito alla cautela invece per residenti e turisti che affolleranno Nardò e le marine, giunge dal primo cittadino Pippi Mellone a prescindere dal risultato finale del match Italia Inghilterra. «Noi continuiamo a chiedere ai nostri concittadini prudenza e senso di responsabilità. Oggi come tre mesi fa, quando la situazione dei contagi era ben diversa. Non è una questione di regole stringenti e di costrizioni, bastano le lezioni durissime di un anno e mezzo di pandemia. Vaccini a parte, mascherine e distanziamento restano le armi a nostra disposizione. Questo virus, del resto, ha dimostrato così ampiamente di essere perfido e testardo da non consentirci in alcun modo leggerezze. Per domenica - conclude Mellone - ribadisco quello che dico da tempo, cioè che con intelligenza possiamo avere una vita normale. Stiamo insieme, senza eccessi e inutili stupidaggini».

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