Filobus, terminato il pre-esercizio. Servizio da 450mila euro

Filobus, terminato il pre-esercizio. Servizio da 450mila euro
di Francesca SOZZO
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Giovedì 21 Gennaio 2016, 09:29
Il pre-esercizio è terminato da tempo, ed anche la fase sperimentale. A due anni dalla conclusione del contratto di gestione del Filobus da parte di Sgm (gennaio 2010-dicembre 2018) è ora arrivato il momento di scrivere, nero su bianco, un piano industriale del servizio filoviario.

In poche parole al Comune di Lecce il compito di stilare la somma che, Sgm - società mista del Comune che si occupa della sosta e del trasporto pubblico in città - dovrà riconoscere a Palazzo Carafa quale affitto del sistema di trasporto elettrico. La delibera è della giunta comunale che si impegna a redigere un Piano industriale del filobus in attesa del rilascio del collaudo definitivo del sistema di trasporti che è stato fissato «al 29 febbraio 2016».

«Noi il collaudo lo abbiamo terminato - ha spiegato l’assessore al Traffico e alla Mobilità Luca Pasqualini - così come tutte le opere. Stiamo attendendo la fornitura per il collegamento satellitare su tutta la linea del filobus, e nel frattempo stiamo lavorando al Piano industriale». Il contratto prevede che, attraverso il piano industriale, si quantifichi «il corrispettivo che, con l’avvio dell’esercizio ordinario, la società Sgm riconoscerà al Comune di lecce a titolo di affitto del sistema nel suo complesso e il suo corrispettivo chilometrico dell’esercizio filoviario che il comune di Lecce riconoscerà all’impresa».

«Per quanto riguarda il piano industriale - ha proseguito l’assessore Pasqualini - serve per definire i costi di gestione dell’impianto e dell’infrastrttura. Noi, come uffici, abbiamo preventivato un costo di 450mila euro annui per la gestione del filobus». Costi che, in base al contratto (del 16.12.2009 e appendice sottoscritta il 22.03.2010) dovranno essere sostenuti appunto da Sgm alla quale è affidata la gestione del trasporto pubblico cittadino.

Soldi che, fino a questo momento - periodo di esercizio sperimentale della durata di un anno - sono stati sostenuti dall’amministrazione comunale a cui erano affidati gli oneri di manutenzione straordinaria del Deposito/Officina e dei filobus, nonché i costi di pronto intervento e della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di trazione oltre alla copertura assicurativa.

Tuttavia i tempi necessari per il rilascio del collaudo definitivo - 29 febbraio appunto - «dovrebbero essere rispettati», ha garantito l’assessore Pasqualini. Quindi le «strutture verranno cedute ad Sgm che le dovrà gestire».

Al momento sono attive tutte le linee, manca dunque solo il satellitare che consentirà, una volta entrate in funzione anche tutte le paline intelligenti, di conoscere i tempi di percorrenza della linea, il punto in cui si trova.

Un servizio, quello del filobus - costato 23 milioni di euro e che trasporta giornalmente 600 passeggeri invece dei 14mila annunciati - che non registra grandissimi numeri. Gli ultimi dati, del servizio trasporto pubblico gestito da Sgm, risalgono al 2015, diffusi in commissione Bilancio a Palazzo Carafa. Più di 250mila passeggeri persi in due anni con il numero dei passeggeri, passato da un milione e 684mila del 2012 a un milione e 427mila del 2014, di questi, solo un quinto hanno utilizzano il filobus.