Lecce: favori e sanità, chiusa l'inchiesta su Ruggeri e gli altri

Totò Ruggeri in tribunale con il suo avvocato
Totò Ruggeri in tribunale con il suo avvocato
di Roberta GRASSI
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Martedì 11 Ottobre 2022, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:24

Inchiesta chiusa e impacchettata. Il pm della procura di Lecce, Alessandro Prontera, ha chiuso le indagini sulla maxi inchiesta che ha riguardato la Sanità salentina e presunte ipotesi di corruzione ruotate attorno all'ex senatore e consigliere regionale Totò Ruggeri. Sono 24 gli indagati. 

I nomi

Oltre a Salvatore Ruggeri, figura l'ormai ex dg della Asl, Rodolfo Rollo.

Poi suor Margherita Bramato. Quindi Ermenegildo Antonio Renna, Luigi Marzano, Vito Caputo, Silvia Plumbo, Antonio Michele Adamo, Elio Vito Quarta, Giantommaso Zacheo, Giuliana Lecci, il sindaco dimissionario di Otranto, Pierpaolo Cariddi, Emanuele Maria Maggiulli, il sindaco di Scorrano Mario Pendinelli, Roberto Aloisio, il consigliere regionale Mario Romano, Carmelo Massimiliano Romano, Antonio Greco, Graziano Musio, Luigi Antonio Tolento, Antonio Specchia, Fabio Marra, Antonio Ferilli, Paolo Vantaggiato. 

«Favori per il figlio di Rollo» 

Il blitz "Re Artù", come si diceva, risale agli inizi di luglio. Ad emettere l'ordinanza su richiesta della procura, il gip Simona Panzera. Le indagini, condotte dai finanzieri di Otranto. Le accuse genericamente riassunte raccontano di un giro di corruzione per ottenere assunzioni nella sanità, nelle aziende private, nell’Arneo ed anche per favorire l’accreditamento di società nel sistema sanitario. Ci sono anche ipotesi di corruzione elettorale. E poi anche altre questioni, come i presunti favori per l'assunzione del figlio del direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, dimessosi dopo la notifica dell’avviso di garanzia e ancora in attesa di conoscere la decisione della giudice Panzera sull’applicazione o meno della misura della sospensione dall'incarico (che non ricopre più). 

Il lido Atlantis

Quanto a Pendinelli e Cariddi, i due amministratori avrebbero prodotto in favore dello stesso Ruggeri un atto falso interno alla procedura di autorizzazione in violazione delle linee guide regionali per il ripristino dell’arenile del lido Atlantis, collocato in zona Porto Craulo di proprietà dello stesso Ruggeri. E in questa partita Pendinelli avrebbe giocato il ruolo di mediatore.

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