L'ex parlamentare e assessore regionale, Totò Ruggeri, 72 anni, di Muro Leccese, insiste per la revoca della misura cautelare e per riavere la libertà a quasi tre mesi dall'arresto. La difesa, ritenendo cessate le esigenze cautelari, ha infatti impugnato il provvedimento con cui il Tribunale del Riesame si è espresso su un'analoga richiesta.
L'inchiesta sulla Asl
Ruggeri si trova ai domiciliari dal 7 luglio scorso nell'ambito di una maxi inchiesta che ha riguardato la Asl e presunte ipotesi di corruzione. Accusati a vario titolo appunto di corruzione, per ottenere assunzioni nella sanità, nelle aziende private, nell’Arneo ed anche per favorire l’accreditamento di società nel sistema sanitario, Ruggeri ed altri erano stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari, Simona Panzera, nell’inchiesta condotta dal pubblico ministero Alessandro Prontera con i finanzieri della compagna di Otranto.
L'interrogatorio "negato"
Nei primi giorni di agosto i legali avevano presentato istanza alla gip Simona Panzera della revoca della misura, sul presupposto dell’insussistenza del pericolo di reiterazione dei reati contestati poiché intanto Ruggeri aveva lasciato tutte le cariche pubbliche.