Demolito il “vecchio” Nautico. «Presto sarà ricostruito»

La demolizione del Nautico di Gallipoli
La demolizione del Nautico di Gallipoli
di Antonella MARGARITO
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Venerdì 1 Dicembre 2023, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 11:20

Demolizione in corso al “vecchio” Nautico di Gallipoli. L'edificio come un vecchio stanco e rassegnato, cede, e va giù. Fine di un’epoca. 


L’istituto Nautico di Gallipoli ha cominciato a cadere martedì scorso, frantumato pezzo per pezzo dai macchinari specializzati: Caterpillar 330 demolition, mezzi vari Caterpillar, Seneboghen 825, tutti mezzi semoventi. I lavori in realtà erano iniziati lo scorso 9 di ottobre, quando sul posto sono arrivati i mastodontici macchinari, che per la verità erano arrivati a pezzi e poi ricostruiti e che avevano il compito di buttar giù quel pezzo di storia. Tutta la prima fase ha riguardato un lavoro di “pulizia” davanti e intorno alla struttura in modo da poter poi posizionare la cantieristica. E così è stato. Il lavoro propedeutico che ha preceduto la demolizione vera e propria è stato incredibilmente certosino «ma è andato avanti senza intoppi», spiega Maria Magnante amministratore della Sdi srl che è la ditta romana aggiudicatrice dell’appalto e responsabile tecnico del cantiere. Pulizia e messa in sicurezza di tutto il perimetro della scuola sono state le prime fasi.

 

La responsabile della ditta

«Abbiamo tirato fuori dall’interno tutti i rifiuti - continua Magnante - che non sono stati pochi e successivamente si è proceduto con la derattizzazione, la sanificazione e la disattivazione delle linee ancora funzionanti.

Ma tutto è andato avanti secondo la tabella di marcia prevista». Poi pezzo per pezzo l’istituto ha cominciato a cedere e a sbriciolarsi sotto le grandi tenaglie dei semoventi che non fanno un lavoro di abbattimento, ma di “sbriciolamento” dei muri. 


«E man mano che si demolisce - spiega Magnante - si portano via i rifiuti, ma non prima di aver fatto la separazione dei materiali per il corretto smaltimento degli stessi, il ferro dal tufo e così via e la rimozione di tutte le macerie». Una volta portati via tutti i detriti si continua poi con l’ulteriore sbriciolamento e man mano così. I lavori vanno avanti spediti ma non bisogna tralasciare nulla, e poi, naturalmente bisogna ogni giorno fare i conti con il meteo in quanto la pioggia, come ben si può immaginare, blocca tutte le operazioni. La ditta però, per la conclusione dei lavori, ha tempo fino al 30 di Aprile. 

Il dibattito sui soacial tra gioia e nostalgia


Non sono mancati in questi giorni i commenti sulle pagine social. Molti si dicono soddisfatti di veder andare giù un rudere che non dava certamente una bella immagine della città; “finalmente va giù quello scempio”, dicono. In tanti invece, in particolar modo gli ex studenti dell’istituto che tra quelle mura hanno trascorso diversi anni della propria vita, si augurano che possa rinascere come un’araba fenice, più bello e più efficiente di un tempo. E d’altra parte questa è anche l’idea precisa del sindaco, nonché presidente della Provincia dalla quale dipende l’istituto superiore, Stefano Minerva. «Si procede spediti con l’abbattimento del vecchio Nautico – commenta Minerva - Da un lato vedere abbattere il Nautico mette tristezza, non fosse altro per tutta la marea di ricordi che ha custodito negli anni. Dall’altro lato, si abbatte per costruire, per migliorare, per andare avanti. E noi andiamo avanti per il bene della città, in virtù del continuo miglioramento che stiamo portando a Gallipoli».

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