I probiviri nazionali sciolgono il Consiglio generale di Confindustria Lecce. Decade quindi la designazione a presidente di Maurizio Zecca dello scorso 11 giugno. La decisione era nell’aria da due settimane ed è stata appena ufficializzata. E adesso si apre un grande interrogativo sul futuro dell’associazione degli industrialo salentini da aprile sotto la reggenza di Nicola Delle Donne. Prima l’annullamento delle consultazioni di metá aprile per “gravi vizi procedurali”, poi la designazione di Maurizio Zecca che in sede di consultazione aveva ottenuto solo il 41% delle preferenze. E ancora, l’annullamento da Roma della designazione dei 4 vicepresidenti scelti da Zecca, la successiva destituzione del collegio speciale dei probiviri locali e ora lo scioglimento del Consiglio generale.
La nota
Il motivo è nel comunicato inoltrato ai soci dal reggente: «Facendo seguito alle mie comunicazioni precedenti, Vi informo che, a seguito di una serie di puntuali verifiche effettuate dal Collegio speciale dei Probiviri confederali in ordine al legittimo esercizio del diritto di elettorato attivo dei componenti del Consiglio Generale di Confindustria Lecce, è stato accertato che l’irregolare ammissione al voto di un numero determinante di componenti del Consiglio medesimo ha irrimediabilmente condizionato la votazione di designazione del candidato alla Presidenza di Confindustria Lecce dello scorso 11 giugno».
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