Cartella Tari alla bambina di un anno, l'errore del Comune. Ora accertamenti sulla famiglia

Cartella Tari alla bambina di un anno, l'errore del Comune. Ora accertamenti sulla famiglia
di Maria DE GIOVANNI
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:01

All’indomani dell’ingiunzione di pagamento Tari a carico della bambina di un anno di Cavallino, la mamma della piccola si è recata in Comune presso l’Ufficio Tributi per fare chiarezza sulla situazione e spiegare l’intoppo.
Nei fatti la cartella da pagare di circa 700 euro, con tanto di nome cognome e data di nascita nel 2022, della sua piccola bimba era chiaramente frutto di uno sbaglio burocratico.

La mamma racconta: «In Comune più di 20 persone, vittima di errore»

Ragioni che la mamma ha fatto valere negli uffici preposti. «Appena sono arrivata dietro la porta dell’ufficio tributi – spiega la donna - insieme a me c'erano più di 20 persone, più o meno tutti con errori simili al mio, date di nascita sbagliate oppure di residenza, qualcuno addirittura lamentava somme molto esorbitanti da pagare non dovute.

Insomma mi sono resa conto che la questione era chiaramente frutto di uno sbaglio di cui erano stati vittime tante persone, perché poi aspettando fra noi abbiamo parlato e avevamo tutti gli stessi problemi». Dunque la mamma della piccola in questione, in un primo momento aveva chiamato direttamente gli uffici comunali che a loro volta avevano fornito un numero verde, numero a cui la donna aveva raccontato l'accaduto. Dopo ore e ore di chiamate finalmente qualcuno dall'altro capo del telefono ha risposto risolvendo in parte il suo problema.

La mail del servizio Tributi: «Un errore»

Ieri la risposta via mail del servizio tributi di Cavallino che ha scritto ammettendo l’errore: “In seguito a telefonata intercorsa per appuntamento, acquisito tramite il numero verde per conto della figlia che riceve avviso accertamento esecutivo Tari, anno di imposta 2018, verificato l'errore materiale di intestazione a soggetto non residente nell'anno di verifica, si procederà a regolare annullamento. Il documento verrà elaborato e inviato nei giorni che seguono” si legge. Errore macroscopico dell’ufficio tributi quindi. Uno sbaglio che ha rovinato le feste di fine anno a una donna che presa dalla disperazione si era anche rivolta a un legale.

Ora controlli sulla famiglia

Ma c’è di più: nel corpo della mail, infatti, si legge che saranno effettuati ulteriori controlli, perché nessuno del nucleo famigliare risulta iscritto all’elenco della Tari. «La mia bambina ha solo un anno - ribatte la donna - e io in questa casa sono arrivata lo scorso anno come faccio a pagare per il 2018». Questa storia dai contorni paradossali forse finirà nel momento in cui si avrà la certezza che la piccola non è debitrice di nulla e che la sua mamma aveva semplicemente voglia di festeggiare con la sua famiglia lo scoccare della mezzanotte, senza il dramma di una bolletta così ingente da pagare intestata a una bambina nata quattro anni dopo la scadenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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