Parte "Vita activa": Renzi e Fitto a tu per tu con gli studenti

Parte "Vita activa": Renzi e Fitto a tu per tu con gli studenti
di Maurizio TARANTINO
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Sabato 17 Febbraio 2024, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 21:03

«Come può un giovane che vive al Sud evitare di emigrare?». La domanda di Orazio, giovane studente del liceo “Capece” di Maglie è stato il clou di una giornata in cui il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto si sono confrontati. L’occasione è stata il primo appuntamento di “Vita activa”, il primo festival di fenomenologia politica organizzato dalla docente Ada Fiore che ha moderato l’incontro.

Il tema dell'Europa

Dopo l’introduzione della dirigente Anna Antonica, i due contendenti hanno spaziato sul tema “Europa, chi sei?” incalzati dalle domande preparate dagli studenti nel corso delle settimane passate.

A partire dalle preoccupazioni per la guerra e il significato di democrazia. Un tema che Renzi e Fitto hanno sciorinato quasi all’unisono, partendo dalla situazione in Ucraina, condannando l’aggressione russa e finendo con il dramma del popolo palestinese e delle responsabilità, in questa fase, di Hamas e di Israele. Diversità di vedute invece sul tema dell’immigrazione. «L’accordo con l’Albania -ha spiegato Renzi- ci costerà 600 milioni di euro per ospitare 2mila persone. Come si può comprendere è uno spot elettorale in vista delle Europee e questo dimostra come la Meloni sia un’ottima influencer, ma non altrettanto brava come governante. Se dovete guardare ai problemi, partite sempre dai numeri».

Fitto invece ha evidenziato la bontà di un’operazione complessiva che ha ridato credibilità all’azione dell’Italia. «Non si pensi soltanto all’Albania con la quale -ha aggiunto il ministro- c’è una cooperazione importante, ma anche al piano Mattei, un passaggio fondamentale per contrastare un fenomeno che può essere molto preoccupante per il futuro».

Quindi è toccato ai ragazzi che hanno mostrato un interesse notevole, senza alcuna distrazione per tutto il tempo della conversazione. «Per rispondere ad Orazio -ha sottolineato Renzi- bisogna che il Mezzogiorno ripensi se stesso. Ci sono tutte le potenzialità perché questa parte d’Italia diventi la Florida dell’Europa, attirando investimenti e menti brillanti da ogni parte del mondo. Per anni però c’è stato un certo assistenzialismo che non ha fatto il bene del territorio. Poi c’è il discorso dell’autonomia differenziata che rischia di scavare un solco ancora più profondo tra le diverse regioni italiane». Fitto ha messo in guardia i ragazzi dalle facili semplificazioni. «La possibilità di andare fuori per fare esperienze -ha precisato- dovrebbe essere vista come un’opportunità, non per forza come un problema. Abbiamo dato al Sud gli strumenti per crescere, mi riferisco alla Zes unica che partirà tra qualche mese con grandi aspettative. Per quanto riguarda l’autonomia differenziata, i contrappesi ci sono, nessuna regione resterà indietro».

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