Ragazzi intossicati in gita. Ripartiti alla volta di Praga
La dirigente: «Valuteremo azioni contro l'hotel»

Un momento dei soccorsi
Un momento dei soccorsi
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Lunedì 7 Marzo 2016, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 18:47

Sono ripartite alla volta di Praga, le otto classi del “Capece” intossicate dopo la sosta a Jesolo. I sei ragazzi ricoverati in ospedale sono stati dimessi e la situazione è tornata alla normalità come spiega il vicepreside Don Luca Matteo: «Merito del lavoro di coordinamento delle autorità sanitarie venete, dell’amministrazione locale e dell’agenzia viaggi Mazzini che si è attivata immediatamente per variare il programma. Contiamo di arrivare in serata a Praga e continuare la gita d’istruzione come previsto». L’ipotesi più probabile è che alla base dell’episodio ci sia stata una cattiva conservazione degli alimenti preparati per i pasti. 

Le testimonianze dei ragazzi: sconcerto e preoccupazione alle prime avvisaglie dei malori che, nella giornata di ieri, hanno colpito la scolaresca del “Capece” in gita verso Praga. «La situazione è precipitata all’improvviso - spiega Flavio, uno dei ragazzi partecipanti al viaggio - quando siamo saliti in pullman. Avevamo fatto colazione in albergo e non c’era stato alcun problema. Una volta in viaggio, sono cominciate le prime fitte. Dolori al ventre, vomito e diarrea hanno colpito i compagni, tanto da costringere i docenti a chiedere soccorso».
La preoccupazione si è trasferita alle famiglie che hanno voluto da subito avere notizie delle condizioni dei loro figli: «C’è stata apprensione, in particolare quando si è trattato di decidere per il ricovero in ospedale. Per fortuna siamo stati seguiti dagli insegnanti e dal vicepreside». Nessuno si era allarmato in precedenza, viste anche le condizioni decorose della struttura che li ha ospitati, un albergo a quattro stelle: «Le stanze erano ordinate e pulite - continua Flavio - e il servizio dignitoso: tutto lasciava pensare a un soggiorno senza problemi».

La reazione della preside. Lontana dai suoi ragazzi, ma in costante contatto con loro, la dirigente Gabriella Margiotta che ha seguito passo passo l’evolversi della vicenda: «Purtroppo mi trovo per lavoro a Roma e non ho avuto modo di gestire la situazione direttamente da Maglie, ma sono stata informata costantemente su quanto accadeva. Non posso nascondere la preoccupazione per quanto avvenuto, nelle prossime ore decideremo se le classi proseguiranno fino a Praga o dovranno rientrare. È la prima volta che accade una cosa del genere. Un fatto che non è controllabile nonostante la cura e lo scrupolo che ci prendiamo ogni volta che dobbiamo selezionare le strutture ospitanti. Cerchiamo di ottenere sempre il massimo della qualità, selezionando posti di alto profilo proprio per evitare situazioni incresciose.

Se verranno appurate le responsabilità dell’albergo valuteremo se intraprendere iniziative adeguate».

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