«Abusi nei lavori al lido Zenzero beach». Il processo si chiude con tre condanne

«Abusi nei lavori al lido Zenzero beach». Il processo si chiude con tre condanne
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 08:22

Tre condanne al termine del processo di primo grado per presunti abusi al lido Zenzero Beach di San Foca. Il giudice monocratico Bianca Maria Todaro, ha stabilito una pena di 9 mesi di arresto per il titolare dello stabilimento, Andrea Mascali e di sei mesi di arresto per l'architetto Salvatore Petrachi, dirigente dell'Ufficio Tecnico di Melendugno, e la geometra Angela De Giovanni. Gli stessi imputati sono stati assolti da alcune contestazioni, mentre per altre c'è stata sentenza di non doversi procedere per intervenuta rimessione in pristino dell'area. È stato anche stabilito il dissequestro di quanto era ancora avvolto dai sigilli. Le difese sono state sostenute dagli avvocati Massimo Pagliaro, Riccardo Giannuzzi ed Alberto Durante.


Si discuteva della legittimità del permesso di costruire rilasciato per la riqualificazione di manufatti.

L'area interessata i lavori copriva una superficie di 750 metri quadrati e ricadente su una zona sottoposta a vincoli idrogeologico e paesaggistico. Le indagini condotte dalla polizia provinciale e dalla Guardia costiera accertarono la presenza di un laboratorio per la preparazione dei cibi e di una tettoia di laminato e policarbonato al posto di un pergolato.

Il sequestro nel 2018


Zenzero Beach venne sequestrato a maggio del 2018 e poi dissequestrato una volta rimossi gli abusi.
L'accusa sosteneva che non si trattasse di riqualificazione ma di creazione di vere e proprie strutture nuove per collocazione, forme, dimensioni e materiali rispetto al vecchio Lido Fontanelle. Opere abusive, stando alle contestazioni iniziali, perché su quel tratto di spiaggia potevano essere realizzate solo opere facilmente amovibili, senza che fossero compromessi gli elementi naturali. Con l'impiego di materiali ecocompatibili, senza l'uso di cemento e di fondamenta.
R.Gra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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