A scuola ammassati nei bus. «Un piano con 25 corse in più»

A scuola ammassati nei bus. «Un piano con 25 corse in più»
di Serena COSTA
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Venerdì 9 Ottobre 2020, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:44

C'è un primo passo. Un piano con priorità messo a punto nelle ultime ore dopo il caos dei bus stracolmi di studenti: 25 corse in più per raddoppiare le tratte più affollate con i mezzi di Sud Est e del consorzio Cotrap (Stp e non solo). Alcune partite nelle scorse ore, la gran parte pronte ad aggiungersi per evitare che il caos aumenti. Obiettivo: decongestionare i pullman e far salire a bordo tutti gli studenti delle scuole superiori.
La soluzione - o meglio il primo passo - arriva dal vertice svoltosi ieri mattina in Provincia. Con i vettori del trasporto pubblico locale che hanno ufficialmente (nei giorni scorsi le anticipazioni su Quotidiano) dato la propria disponibilità a fare fronte ai disagi lamentati da studenti, presidi e sindaci.

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Tutto risolto? Non ancora. Perché il potenziamento delle corse, come è intuibile, comporterà un contestuale aumento del chilometraggio percorso che andrà rendicontato e che dovrà essere finanziato dalla Regione Puglia. Servono risorse, insomma. E a Bari è stato inviato il verbale della riunione che a Palazzo Adorno è stata, appunto, allargata alle società di trasporto, e al direttore dell'Ufficio scolastico provinciale, Vincenzo Melilli. Una richiesta urgente, in definitiva. Un appello ad aprire i cordoni della borsa.
E ora la palla passa alla Regione, perché, è proprio il caso di dirlo, il tassametro ha già incominciato a girare. Ferrovie Sud Est, per esempio, ha già annunciato di aver superato del 6% il limite dei chilometri giornalieri da percorrere: l'azienda si assume l'onere di coprire i costi fino al 3% in più delle percorrenze previste nel contratto. E dunque, si è già fuori budget.
In concreto Ferrovie Sud Est darà avvio a 15 corse-bis: l'azienda ha come referenti circa decine di sedi scolastiche e sta monitorando giorno per giorno il numero di passeggeri che salgono a bordo, ma anche chi in queste prime settimane c'è chi è stato costretto a rimanere a terra, per avendo pagato l'abbonamento.
Poi, c'è il consorzio Cotrap che riunisce una rete di aziende tra cui Stp (la più grossa tra quelle interessate dal problema), Seat, Chiffi e Chiriatti: sono state messe sul piatto altre 10 corse-bis. Qualcuna è stata già attivata (Alessano e Casarano), ma c'è molto altro da fare. A breve saranno coperte anche tratte da e verso Maglie oltre che verso Lecce.
Ma perché le corse bis possano avere un senso, sarebbe opportuno che gli istituti scolastici dilazionassero gli orari di ingresso, per permettere ai bus di andare e venire di nuovo dal comune di partenza.
«Alcune società di bus hanno segnalato la necessità di chiedere alle scuole, per il tramite del direttore dell'Usp, Melilli, di far passare almeno un'ora tra il primo e il secondo ingresso da parte degli studenti ha spiegato a margine del tavolo di ieri mattina Gianni Refolo, direttore generale della Provincia con delega alla Pianificazione dei servizi di trasporto lo scaglionamento delle classi di un quarto d'ora, infatti, sta risolvendo solo il problema di sicurezza all'interno delle scuole, ma non quello dei mezzi di trasporto. Inoltre, le aziende hanno concordato di tenere incontri a livello locale con le istituzioni scolastiche, affinché queste ultime dettaglino meglio le specifiche esigenze. I vettori chiedono pertanto ulteriori risorse alla Regione per garantire i trasporti: se quest'ultima non erogherà i fondi aggiuntivi, le ditte rischiano di fermarsi».
Un primo passo, si diceva. Ma, ovviamente, le verifiche dovranno essere giornaliere. E dopo il vertice è arrivato anche il commento del presidente della Provincia, Stefano Minerva: «Ogni azione utile per incrementare i livelli di sicurezza e di controllo sul trasporto urbano è utile. Con questo tavolo permanente abbiamo la certezza di aver messo in piedi una squadra a servizio del territorio, grazie anche al contributo del Dipartimento di prevenzione dell'Asl e dell'Ufficio scolastico provinciale. Siamo contenti della disponibilità dimostrata dai vettori: parliamo di un settore molto complicato in cui le regole anti-Covid hanno risvolti concreti sul profitto dei vettori che devono raggiungere un utile d'impresa. Lo sforzo della Provincia, in questo momento, è quello di coordinare tutti gli attori della situazione».
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