Affitto negato perché è meridionale: «Sono razzista al 100%»

Affitto negato perché è meridionale: «Sono razzista al 100%»
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Venerdì 13 Settembre 2019, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 18:46
«Per me neri, rom, meridionali: sono tutti uguali. Sono una razzista al 100%»: è quanto si è sentita rispondere una 28enne di Foggia, Deborah Prencipe, alla quale è stata rifiutata una casa in affitto a Malvaglio, frazione di Robecchetto con Induno, in provincia di Milano, vicino a Malpensa. La giovane ha affidato a Facebook e alla sua compagna il racconto della sua disavventura: «Sono nata a Foggia, sono in Lombardia da quando ho 9 anni, ho sempre studiato, lavorato, mi sono mantenuta da sola. Qualche tempo fa ho cercato una casa d'affitto in questa zona, e l'ho trovata tramite l'annuncio di un privato. A luglio sono andata a visitare la casa, mi sono scambiata mail e messaggi con la ragazza proprietaria dell'immobile, abbiamo messo a punto il contratto che sarebbe dovuto partire il 1 ottobre. Poi qualche giorno fa, ha cominciato a trovare scuse per rinviare il mio arrivo. Prima la certificazione energetica slittata di un mese, poi la decisione di vendere l'immobile, troppo costoso per essere messo in affitto. Alla fine è stato tutto annullato, l'ho trovata una cosa estremamente scorretta».

E' poi accaduto che la madre dell'affittuaria mancata abbia chiamato la ragazza foggiana, per fornirle maggiori spiegazioni. «Ha sostenuto - scrive Deborah - di non voler più affittare la casa perché sulla carta d'identità c'è scritto che sono nata a Foggia. Non solo, si è anche “scusata” perché ha scoperto tardi la mia provenienza: se l'avesse saputo prima avrebbe fermato la figlia. Benvenuti nell’Italia di oggi dove, a quanto pare, c’è da tirare fuori i cartelli con scritto “Non si affitta ai meridionali” perché, evidentemente, non sono ancora passati di moda. Immagino - conclude Deborah -  che Matteo Salvini si dissocerà da tutto questo visto che per lui, oggi, la distinzione tra meridionale e settentrionale non esiste più. Giusto, Matteo?».

Ecco l'audio raccolto da Deborah e pubblicato on line. 

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