Rischio contaminazione nel centro cottura della mensa scolastica: opposizione all'attacco: «Serve chiarezza»

Il centro cottura comunale gestito da Serenissima
Il centro cottura comunale gestito da Serenissima
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 14 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:06

In attesa dell’esito del secondo prelievo, in contraddittorio tra Comune e Serenissima, proseguono le attività per cercare di comprendere se e come l’acqua del centro cottura al servizio delle mense scolastiche di Brindisi possa essere stata contaminata da enterococchi ed escherichia coli.

Cosa è accaduto

Una presunta contaminazione scoperta mercoledì scorso da un consulente del Comune di Brindisi incaricato di vigilare sulla sicurezza alimentare del cibo destinato ai bambini degli asili e delle scuole elementari del capoluogo. E rispetto alla quale l’ente di palazzo di città, ma anche Serenissima, sono intervenuti immediatamente. Il dirigente competente Nicola Zizzi, infatti, ha vietato l’utilizzo dell’acqua della rete interna del centro cottura mentre l’azienda, per portare avanti il servizio, ha fatto arrivare delle autobotti in modo da avere un approvvigionamento di acqua sicuramente potabile. Intanto, però, dopo i primi prelievi in contraddittorio, due in tutto, rispetto ai quali per il momento un solo esito (negativo) è stato ricevuto dal Comune, le attività sono andate avanti.

Nuove indagini e sterilizzazione

Ieri, infatti, il consulente dell’ente di piazza Matteotti ha effettuato, sempre in contraddittorio, un altro prelievo. Stavolta, però, dopo un esame con sonde su tutta la rete interna e dopo un ciclo di sterilizzazione con prodotti compatibili con il consumo umano. Bisogna, dunque, attendere due esiti: quello del secondo prelievo in contraddittorio e quello del prelievo effettuato ieri dopo la sterilizzazione. E sempre nella giornata di ieri sul posto sono giunti i tecnici della Asl, che hanno svolto tutte le attività di propria competenza, tra le quali verosimilmente anche nuove analisi.

L'interrogazione dell'opposizione

Nel frattempo, l’opposizione chiede conto di quanto sta accadendo con una interrogazione urgente a firma dei consiglieri comunali Denise Aggiano (Pd), Pasquale Luperti (Uguaglianza Cittadina), Michelangelo Greco (Movimento Regione Salento), Diego Rachiero (Attiva Brindisi), Roberto Fusco (M5S), Alessandro Antonino (Impegno per Brindisi) e Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune ed Alleanza Verdi-Sinistra). Dopo avere ricordato della scoperta della «presunta contaminazione batterica dell’acqua utilizzata nel centro cottura dei pasti del servizio di refezione scolastica e della mensa della guardia di finanza di Brindisi gestito dalla società Serenissima», i consiglieri ricostruiscono quanto accaduto in questi giorni. «Il responsabile unico del procedimento del servizio di refezione scolastica comunale, dottor Nicola Zizzi, nell’intervista ha dichiarato - riferiscono - che la possibile emergenza si è concretizzata a seguito di un controllo di routine da parte del direttore dell’esecuzione del contratto del servizio in parola».

La richiesta: intervenga la Asl

Non solo. «Per permettere la continuità del funzionamento del centro cottura sono state attivate modalità precarie con l’utilizzo di cisterne mobili di acqua», fanno notare i consiglieri, mentre «si attendono i risultati definitivi dei prelievi effettuati su mandato del direttore dell’esecuzione del contratto». Dopo avere ripercorso le tappe della vicenda, dunque, gli esponenti dell’opposizione ricordano che il centro cottura comunale gestito dalla Serenissima «svolge a tutti gli effetti un servizio pubblico i cui utenti sono per la maggior parte bambini». Alla luce di quanto accaduto, gli esponenti dell’opposizione interrogano il sindaco Giuseppe Marchionna per sapere «quali sono le iniziative intraprese a tutela della salute degli utenti del servizio di refezione riveniente dal centro cottura comunale». E ancora «se ritiene opportuno segnalare l’accaduto alla locale Asl e chiedere quindi il loro intervento per permettere controlli e approfondimenti, pacificamente, imparziali a tutela della salute pubblica».

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