Niente elettricità al centro cottura, cambia il menu: piatti freddi e carote da condire a scuola

Il centro cottura al servizio delle mense scolastiche di Brindisi
Il centro cottura al servizio delle mense scolastiche di Brindisi
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Giovedì 3 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:46

«Il vaso è colmo, non lo facciamo traboccare». La pazienza dei genitori dei piccoli che frequentano le scuole dell’infanzia e primarie della città inizia a vacillare dopo l’ennesimo disservizio legato alla mensa. Ieri mattina i dirigenti scolastici dei Comprensivi del capoluogo hanno ricevuto una comunicazione da parte dell’ufficio Servizi politiche educative del Comune di Brindisi in merito alla sostituzione del pasto odierno.

Il via libera del Comune

“A seguito della nota - si legge nella missiva a firma del dirigente Nicola Zizzi inviata per conoscenza anche alla ditta Serenissima spa - del 31 ottobre scorso, con cui si comunica l’interruzione di fornitura elettrica, in data 3 novembre, è l’impossibilità di preparazione pasti caldi, si autorizza codesta ditta a sostituire il pasto previsto dal menù con distribuzione di pasto completo freddo”. 

La protesta dei genitori

«Quest’oggi dunque - tuona Isabella Trane, mamma di un bimbo che frequenta la primaria del plesso “Livio Tempesta” - i nostri bimbi non riceveranno la pasta al sugo con un secondo di giuncata e un contorno di spinaci ma un pezzo di pizza al pomodoro con una confezione di formaggio spalmabile Quick e carote julienne. Un contorno che arriverà a scuola privo di condimenti (olio e sale). Spetterà alle maestre, già sovraccaricate di responsabilità, provvedere all’operazione».

I problemi con la mensa

Da settimane le famiglie lamentano che il cibo servito a mensa arriva freddo e di qualità scadente. In alcuni casi, addirittura, non viene garantito il pasto indicato nel menù. «Va bene dare l’appalto a grandi aziende presenti sul territorio nazionale - rimarca Francesca Albanese, mamma di un bimbo che frequenta la scuola dell’infanzia Rodari - ma non si può andare a discapito della qualità, anche perché parliamo di bambini». I genitori, attraverso i loro rappresentanti del comitato mensa, hanno chiesto in più di una circostanza un incontro urgente con il Comune e la Serenissima spa, la società che gestisce il servizio di refezione scolastica. A seguito delle numerose segnalazioni anche il consigliere comunale di Forza Italia, Gianluca Quarta ha chiesto all’amministrazione comunale e alla ditta un confronto per allentare i dissapori. «So già che quest’oggi ci sarà un problema con la gestione del pasto in bianco - sottolinea una mamma di una bambina che frequenta la scuola primaria Don Milani - dovuto all’interruzione di energia elettrica nel centro cottura di via Basento.

Ciò vuol che dire che a mia figlia oggi sarà servito un trancio di focaccia al pomodoro che con ogni probabilità arriverà freddo e sarà immangiabile».

I dubbi sui pasti

Menù troppo “leggeri” e pietanze alternative scarse nelle mense scolastiche cittadine tanto che i genitori si vedono arrivare i figli a casa nel pomeriggio ancora “affamati” dopo le lezioni. A sostenerlo, già dallo scorso anno, sono diversi papà e mamme che confrontandosi tra loro hanno scoperto che il problema non è per nulla ancora risolto. «Nel rispetto dei ruoli - aggiungono alcuni genitori - vorremmo sapere infine con che criterio si introduce a mensa un piatto come la pizza, prodotto di largo consumo nelle famiglie che non hanno molto tempo da dedicare alla cena. Stessa cosa vale per la mini confezione di Quick (formaggio spalmabile) spesso associata solo ad un contorno di verdura».

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