Operazione Serrone: Museo del mare nella ex batteria Menga e infopoint nella casa dell'ammiraglio

Un rendering del progetto di recupero della batteria Menga
Un rendering del progetto di recupero della batteria Menga
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 5 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:47

Un luogo di resistenza. Agli attacchi che arrivavano dal mare, durante il periodo della guerra. Ma anche di resistenza della natura rispetto alla città.

Batteria Menga

Questo è la ex batteria Menga, che si trova nel parco di punta Penne e punta del Serrone, a Brindisi. Il suo progetto di recupero, restauro e valorizzazione, redatto dall’architetto Angelo Dell’Anna, vice presidente dell’Ordine di Brindisi, ha come obiettivo “garantirne la fruibilità in sicurezza e rallentare in maniera sostenibile l’effetto distruttivo del tempo sulle sue superfici”.

Casa dell'ammiraglio

Ma quello della batteria Menga è solo un tassello del più ampio piano di valorizzazione di un’area naturalistica unica che ha fatto registrare, nelle ultime ore, un altro risultato positivo. Il progetto per la realizzazione di un “Infopoint del mare” nella cosiddetta “Casa dell’ammiraglio”, infatti, ha ottenuto il finanziamento richiesto nell’ambito di un bando del Gal Alto Salento per il “Ripristino di habitat naturali costieri e marini”.

L'operazione “Serrone”

L’obiettivo, come detto, è la realizzazione di un nuovo Infopoint sostenibile e moderno per fornire un servizio di informazione e prenotazione di attività turistiche e di fruizione del mare e del parco. Il progetto prevede l’utilizzo di materiali rispettosi dell’ambiente e potrà contare sull’efficientamento energetico grazie alla presenza di un impianto fotovoltaico. Oltre alle aree dedicate ad attività di Infopoint e prenotazione vi saranno spazi per lo stoccaggio delle attrezzature (vela, kayak, sup, canoe e quant’altro) e una terrazza panoramica per l’organizzazione di eventi ed attività.

L'assessore al Turismo

«Quella che ho ribattezzato “Operazione Serrone” - spiega l’assessore al Turismo Emma Taveri - prevede una serie di interventi, a partire dalla batteria Menga, che è divisa in due gare: quella per la vera e propria ristrutturazione e quella per il contenuto digitale. L’intervento nasce infatti come progetto, finanziato dal Fondo Cultura, per la realizzazione di un museo del mare digitale, che ha ottenuto il finanziamento proprio grazie a questa componente innovativa. Diventerà quindi un attrattore legato alla cultura del mare ed al “porto di pace” riconosciuto dall’Unesco». A questo, prosegue, «di aggiungono altre iniziative collegate, come quella della Casa dell’ammiraglio, che è stata recentemente finanziata. Questa diventerà un punto di partenza per trekking sui sentieri del parco, attività legate al mare ed escursioni che riguarderanno la batteria Menga. Insomma, un vero e proprio infopoint del parco e del mare. Oltre a questo abbiamo ottenuto con un progetto che riguarda anche Torre Guaceto un altro piccolo finanziamento, da 50mila euro, per la manutenzione dei sentieri».
Tutte queste attività, a cominciare dal recupero della batteria Menga, dovrebbero partire nel mese di settembre. «Parallelamente - aggiunge l’assessore - abbiamo ascoltato associazioni e cittadini per capire quali altri interventi realizzare, immaginando attività legate alla valorizzazione del mare.

C’è anche un dialogo con la Capitaneria di porto per capire se possiamo destinare un’area ad attività di ricerca sulla biologia marina e sensibilizzazione per preservare l’ecosistema in quel tratto di costa».

La gestione

Ma, conclude Taveri, «ristrutturare e valorizzare un bene per vederlo vandalizzato il giorno successivo non ha senso. Per questo ci stiamo premurando di cominciare a lavorare per la gestione. Ci sarà un avviso pubblico in questo senso. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di creare un attrattore gestito in maniera aperta». Tutto questo grazie alle associazioni del posto, che hanno già preso parte in passato ad attività che hanno coinvolto l’area naturalistica di punta Penne e punta del Serrone.

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