Batteria Menga: sopralluogo a Punta del Serrone dove sono in corso i lavori di recupero dell’area militare

Batteria Menga: sopralluogo a Punta del Serrone dove sono in corso i lavori di recupero dell’area militare
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:33

Si è svolto questa mattina il sopralluogo del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, dell'assessore ai Lavori Pubblici Elena Tiziana Brigante e del turismo Emma Taveri, oltre ad alcuni tecnici del Comune, presso la Batteria Menga, vecchia struttura militare, all'interno del parco del Serrone, sulla litoranea a nord di Brindisi.  I lavori di riqualificazione trasformeranno l'area in un polo dedicato alla cultura del mare.

Il progetto

Questa mattina, infatti, si sono aperte le porte del cantiere dell’ex batteria Menga, struttura che si trova tra le pieghe di macchia mediterranea all’interno del parco di Punta del Serrone e che, dopo il finanziamento ottenuto con il fondo cultura del Ministero omonimo si appresta a cambiare volto. Il progetto prevede di creare, dove prima c’era l’ex presidio militare, uno spazio espositivo dove il centro di tutto è il mare.


Una sorta di centro per eventi, visite e cultura digitale all’interno del quale, come si può evincere, ruolo particolare lo giocheranno le nuove tecnologie, visto che nelle sale del complesso ci sarà la possibilità di vivere esperienze immersive per raccontare soprattutto il porto del comune capoluogo e del riconoscimento ricevuto dall’Unesco (alla base anche del programma natalizio tuttora in corso, quello di Brindisi porto Natale). Per la ristrutturazione di questo bene sono stati stanziati complessivamente poco meno di 1 milione e 200mila euro: di questi circa 960mila provengono dai fondi del già citato fondo cultura, mentre la restante parte è in un cofinanziamento da parte del Comune. 


A più ampio spettro, la candidatura dell’ex batteria si andava ad inserire in un più ampio percorso di rilancio turistico del litorale nord programmato da palazzo di città, con particolare riferimento proprio all’area di Punta del Serrone.

A monte del progetto, infatti, c’è stato un incontro pubblico con i diversi cittadini interessati, che ha poi portato ad una serie di candidature per riutilizzare le strutture presenti nell’area: oltre al nuovo polo della cultura del mare, infatti, è stato proposto (e finanziato con un bando del Gal Alto Salento) un progetto per la Casa dell’ammiraglio, uno stabile all’ingresso del parco vicino alla località Cavallino. In questo caso, l’idea è quella di rendere la costruzione una “Casa del Mare”, dedicata soprattutto agli sport acquatici. 


Sempre su punta del Serrone c’è un ulteriore finanziamento del Gal Alto Salento per il miglioramento dell’area verde. Nel parco sono situati anche altre costruzioni militari, dalle case matte ai bunker e ad un locale che faceva da deposito esplosivi. Una progettualità che va a riguardare una delle porzioni più significative del litorale nord e che ha una storia variegata. Il parco in sé, ad esempio, è stato restituito nuovamente alla comunità brindisina nel 2014, data in cui fu creato un parco della dimensione di 23 ettari. Un intervento arrivato dopo una importante operazione di bonifica tra l’area del Granchio Rosso e quella del già citato “Cavallino”, che era purtroppo diventata una distesa di rifiuti abbandonati. 
La zona presenta diverse piante tipiche della vegetazione mediterranea che circondano i sentieri e le passerelle sospese del parco, in cui sono presenti anche pannelli informativi. Si tratta, inoltre, di una porzione di litorale che lega il suo nome anche ad un ritrovamento importante dal punto di vista storico, visto che oltre agli insediamenti già citati proprio in queste acque sono riemersi i famosi bronzi che sono ora esposti all’interno del museo Provinciale Ribezzo: era il luglio del 1992 ed un gruppo di subacquei amatoriali rinvenne una serie di statue antiche e delle quali non si conosce la provenienza. 

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