Cis Brindisi-Lecce, pressing sui sindaci: tempi stretti per la delibera

Cis Brindisi-Lecce, pressing sui sindaci: tempi stretti per la delibera
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 28 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:22

Nonostante la caduta del governo ed i timori rispetto al destino del Contratto istituzionale di sviluppo per Brindisi, Lecce e la costa adriatica, l’iter del Cis è andato avanti e si fa più vicina la tanto attesa delibera del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, con la quale saranno formalmente stanziate le risorse per gli interventi previsti. In particolare, la previsione per Brindisi è di 53 milioni di euro circa. Proprio nelle scorse ore, riferisce infatti il sindaco Riccardo Rossi, “è arrivata una lettera firmata dal ministro Carfagna nella quale viene richiesto di sottoscrivere, anche rapidamente, in forma digitale il documento del Cis. Dalla stessa lettera, inoltre, emergono anche due cose importanti. La firma, infatti, è il suggello definitivo della preintesa siglata in Prefettura”.

La visita

Esattamente un mese fa, infatti, prima che la caduta del governo Draghi, il ministro del Sud e della Coesione territoriale Mara Carfagna era stata a Brindisi, proprio in Prefettura, dove aveva siglato le intese con i vari sindaci dei territori coinvolti, tutti intervenuti nel capoluogo messapico – insieme al presidente della Regione Michele Emiliano ed ai presidenti delle Province di Brindisi e Lecce - per la conclusione dell’iter preparatorio del Cis.
La nuova firma richiesta, aggiunge il primo cittadino brindisino, è “a valle della riunione preparatoria del Cipess, che si è tenuta il 22 luglio. Una notizia importante, quella sulla seduta del Pre-Cipess, anche perché il ministro ci chiede, nella lettera di accompagnamento, di firmare con estrema urgenza”. Nella missiva, infatti, si dice chiaramente che una firma rapida è “nella prospettiva di una sollecita definizione del provvedimento”.
Una richiesta che allenta un po’ i timori di ripercussioni gravi della caduta del governo Draghi sul Cis. “Questo – conclude il sindaco di Brindisi – ci dà fiducia. Dopo la caduta del governo io ho detto che non pensavo si potesse rimettere in discussione l’intero Cis ma avevo comunque timore che i tempi potessero allungarsi di molto. Questa lettera e la richiesta di sottoscrizione con urgenza, ma soprattutto la notizia della riunione del Precipess durante la quale si è discusso dei finanziamenti, penso possano essere un fatto positivo per il proseguimento del Cis. Il contratto, infatti, ha efficacia subordinata all’assegnazione da parte del Cipess dell’importo previsto, complessivamente poco meno di 184 milioni di euro di risorse provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione. Senza la delibera da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, dunque, il Cis resterebbe in sostanza un foglio di carta quasi senza valore.
Ed il timore, dopo la caduta del governo, era proprio quello che i tempi potessero allungarsi a dismisura, creando di conseguenza notevoli problemi considerato che la scadenza per la consegna delle opere resta fissata comunque al 31 dicembre 2027. “Ritengo – aveva detto infatti Rossi a seguito degli accadimenti romani - che il tema non sia se possa essere rimesso o meno in discussione il Cis, ma più che altro la tempistica. In particolare relativamente alla delibera Cipess. Ad ogni modo, ora faremo i dovuti approfondimenti con il ministero, anche perché si va a votare il 25 settembre, ma il governo Draghi resta in carica tra l’altro, secondo quanto disposto dal presidente Mattarella, e potrà andare anche oltre la gestione ordinaria”.

I progetti

Per Brindisi, come detto, il ballo ci sono 53 milioni di euro per il recupero dell’ex collegio navale “Tommaseo”, da trasformare in un polo per l’innovazione del mare; per la realizzazione di barriere sommerse che contrastino il fenomeno dell’erosione costiera lungo il litorale a nord della città; per la valorizzazione in chiave turistica dell’isola di Sant’Andrea; ed infine per la messa in sicurezza della falesia nell’area brindisina di Torre Guaceto.

Con gli interventi previsti per il resto della provincia, la somma totale aumenta fino a 60 milioni di euro circa

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