Brindisi, da batteria della contraerea a polo della cultura del mare: ecco il progetto

Il rendering del progetto
Il rendering del progetto
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 11 Dicembre 2021, 05:00

Un finanziamento per un progetto da un milione e 200mila euro, primo tassello per dare ancora un nuovo volto all’area di Punta del Serrone. Il Comune di Brindisi, infatti, ha annunciato ieri di aver ottenuto i fondi per la riqualificazione della ex Batteria Menga, allo scopo di creare «un polo della cultura del mare – ricordano dall’amministrazione comunale - e del Mediterraneo tra passato, contemporaneo e futuro».

Il progetto

Il tutto si comporrà con un nuovo centro per eventi, visite e cultura digitale «focalizzato sul mare con sale immersive per vivere la storia della città, dalla difesa all’accoglienza per cui il porto è riconosciuto monumento di pace dell’Unesco». Come detto, si tratta di un’opera dal valore di totale di 1,2 milioni di euro: di questi, poco meno di 960mila euro attingeranno dall’eventuale finanziamento sul Fondo cultura, mentre la restante parte sarà di cofinanziamento “predisposto – diceva la delibera con cui si approvava il progetto - a seguito di ammissione di finanziamento, con separata variazione di bilancio”.

La soddisfazione dell'amministrazione

Da parte di due degli assessorati coinvolti c’è soddisfazione per il risultato raggiunto. «Continua l’opera di riqualificazione – è il commento dell’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Elena Tiziana Brigante - della nostra litoranea nord. La nostra amministrazione ha puntato sulla rigenerazione della Batteria Menga ed il progetto innovativo ha colto nel segno». Per Brigante il Comune ha ottenuto «un risultato importante» che «consentirà di valorizzare il nostro patrimonio e rendere quel luogo un importante attrattore turistico». Dello stesso tenore le parole di Emma Taveri, che ha la delega al Turismo. «L’avviso pubblico – ha dichiarato - era molto difficile.

Brindisi ha puntato su una proposta molto innovativa e per questo risulta ammessa. Questo è motivo di orgoglio e conferma che sia il nostro progetto che la nostra intera strategia sono valide e apprezzate». La componente della giunta guidata da Riccardo Rossi ha sottolineato anche l’apporto arrivato dai cittadini durante l’iter di progettazione, come accaduto con una riunione dello scorso maggio. Sia Brigante che Taveri hanno voluto, inoltre, rivolgere il loro ringraziamento alla struttura ed al professionista che hanno lavorato alla stesura del progetto.

L'altro fronte

L’altro tassello della riqualificazione dell’area dovrebbe essere il progetto sulla “Casa dell’ammiraglio” per la realizzazione di una “Casa del Mare”, ancora in fase di valutazione, che si andranno ad aggiungere ad altri interventi di miglioramento del parco di Punta Penne e Punta del Serrone realizzati grazie ad un finanziamento del Gal Alto Salento già ottenuto dal Comune. «L’obiettivo complessivo dell’operazione – fanno sapere ancora da palazzo di città - è integrare l’offerta costiera di Brindisi con un’area verde sul mare, oggi già punto d’interesse per pratiche sportive legate al mare e itinerari culturali, che l’amministrazione si impegna a migliorare ulteriormente con nuovi servizi e offerte innovative per il turismo e i cittadini».
La zona di Punta del Serrone è stata restituita alla comunità brindisina nel 2014, data in cui fu creato un parco della dimensione di 23 ettari dopo una importante operazione di bonifica tra l’area del Granchio Rosso e quella del cosiddetto “Cavallino”. Un’area che riveste anche un grande appeal dal punto di vista storico, visto che proprio in queste acque sono stati ritrovati i famosi bronzi che sono ora esposti all’interno del museo Provinciale Ribezzo.

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