Ten-T: primo voto in Europa per la revisione della rete internazionale dei porti e l'inserimento di Brindisi

Traghetti ormeggiati nel porto di Brindisi
Traghetti ormeggiati nel porto di Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 13 Aprile 2023, 05:00

Oggi sarà un primo giorno della verità per il porto di Brindisi e la sua speranza di essere inserita all’interno della rete “core” (quella centrale) della Ten-T, il sistema di trasporto transeuropeo.

Il primo voto in commissione e la proposta di modifica

Questa mattina alle 9, infatti, ci sarà la votazione nel merito della commissione “Tran”, ovvero proprio quella che discute di infrastrutture e trasporti, per arrivare ad un documento condiviso da portare prima nella plenaria e quindi nel confronto con le altre istituzioni europee sulla revisione del network. In questo senso, i parlamentari italiani hanno presentato diversi emendamenti, con i quali si chiede soprattutto che il corridoio Baltico – Adriatico, uno dei nove che compongono la rete core, sia prolungato sino a Lecce, passando proprio per Brindisi: attualmente, la proposta di revisione della Commissione lo fa terminare a Bari. All’interno dell’organo parlamentare, infatti, c’è stato una sorta di “fronte comune” tra i rappresentanti nazionali: la pattuglia leghista (Identità e democrazia), capitanata da Marco Campomenosi (relatore ombra del provvedimento), ad esempio ha chiesto di “aggiungere quanto segue al core network: linea ferroviaria passeggeri Bari - Brindisi – Lecce (convenzionale)”, mentre ’europarlamentare del Movimento 5 stelle (non iscritti) Mario Furore propone che Brindisi diventi “core” con il suo porto ed il suo aeroporto (attualmente è nella rete estesa, chiamata “comprehensive”). 

Non solo il corridoio Baltico-Adriatico

Furore propone anche di emendare l’Annex III “aggiungendo quanto segue al corridoio scandinavo-mediterraneo: linea ferroviaria passeggeri Bari - Brindisi – Lecce” e “aggiungendo quanto segue al corridoio Baltico – Adriatico: Bari-Lecce”. Il corridoio Scandinavo – Mediterraneo è l’altra direttrice che arriva in Puglia con una ramificazione (il percorso principale è dal lato tirrenico) che passa da Bari e termina a Taranto.
Lucia Vuolo (Forza Italia, membro del Partito popolare europeo) ha invece proposto di modificare l’Annex III aggiungendo “quanto segue alla mappa dei Corridoi europei di trasporto: Prolungare il corridoio dei Balcani occidentali da Durazzo (Albania) attraverso il mar Adriatico verso Bari (Italia) e connetterlo, via Tirana (Albania), a Skopje (Macedonia del Nord) e Sofia (Bulgaria)”. La proposta riguarda anche il territorio brindisino, perché all’interno delle motivazioni si specifica che “acquisisce ulteriore importanza il ruolo specifico del Corridoio VIII, in quanto rappresenta il principale asse Est-Ovest che collega la parte sud del bacino del Mediterraneo (porti di Bari e Brindisi) ai Balcani sudorientali fino al mar Nero, nonché alle regioni del Caucaso”.

Le altre proposte di emendamento

Saranno rilevanti anche altre proposte emendative, che pongono l’accento sulla riduzione delle emissioni ma anche su accessibilità e nuove tecnologie e che sono direttamente collegate all’ampliamento della rete. Sono arrivate richieste dello stesso tipo anche da due commissioni del parlamento italiano (Affari europei e Trasporti), con due documenti quasi sovrapponibili che sono stati inviati al Consiglio, ovvero l’organo dell’Unione europea che raggruppa i rappresentanti degli stati membri e che sarà un’altra parte in causa nel negoziato interistituzionale (che ha votato il proprio documento nello scorso gennaio). Ed in tema di posizione del governo, va ricordato anche quanto prospettato dal viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi: quest’ultimo, in un convegno promosso da Grimaldi sulle autostrade del mare, aveva aperto all’ipotesi di lavorare sull’inserimento di Brindisi in un prolungamento di un altra direttrice, quello dei Balcani occidentali, che arrivando dall’Albania poi proseguirebbe sino in Sicilia, passando dal possibile ponte sullo stretto di Messina, seguendo in parte quello che è stato identificato come “corridoio 8”.

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