Rete trasporti trans-europei: «Dentro Brindisi e Lecce»

Rete trasporti trans-europei: «Dentro Brindisi e Lecce»
di Pierpaolo SPADA
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Sabato 11 Dicembre 2021, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 09:15

«Anche Brindisi e Lecce nelle reti Trans-europee di trasporto». Contro l'esclusione, di fatto fin qui definita, ecco la risoluzione approvata ieri dalla commissione Trasporti alla Camera che impegna il governo ad ampliare i margini del progetto attraverso la realizzazione di infrastrutture ad hoc. C'è chi la definisce la madre di tutte le battaglie. «Grazie al collega Gianluca Rospi (primo firmatario) - ha spiegato il deputato Mauro D'Attis - abbiamo incassato l'impegno del Governo a sostenere il prolungamento del corridoio europeo TEN-T fino a Lecce e a sostenere l'inserimento del porto di Brindisi nella rete dei porti strategici (rete core). Abbiamo lavorato per una mozione a favore delle infrastrutture in particolare del Sud e lo ringrazio per aver sostenuto l'inserimento da me proposto che riguarda Brindisi e la dorsale adriatica pugliese».

Le polemiche delle scorse settimane

Un passo indietro per ricordare la vicenda. Brindisi e Lecce sembravano tagliate fuori dalla dorsale adriatica poiché nella proposta italiana il corridoio si sarebbe allungato da Bari a Taranto. Nel corso degli anni si erano succeduti diversi richiami alla possibilità di inserire Brindisi nella rete principale. Le proteste sul mancato inserimento del porto di Brindisi e del territorio salentino all'interno della rete core della Ten-T, il principale network di trasporti a livello europeo che sta avviando la sua fase di aggiornamento, erano montate pesantemente. Un orizzonte che avrebbe tagliato le possibilità di sviluppo portuale a Brindisi alla ricerca del riconoscimento di porto core.
L'invito a fare squadra ha ottenuto risultati dalla risoluzione approvata. Per il parlamentare di Forza Italia, Gianluca Rospi, «la commissione trasporti della Camera ha approvato la risoluzione a mia prima firma sulla Realizzazione delle opere infrastrutturali inserite nelle reti Trans-europee di trasporto (Ten-T), che mirano a collegare le regioni centrali dell'Unione Europea, prive di sbocchi al mare, con le regioni periferiche e quelle insulari.

Un risultato importante - dice - che impegna il governo ad adottare diverse iniziative che serviranno a sviluppare la mobilità di alcune rilevanti aree del Paese».

Tra le infrastrutture oggetto della risoluzione c'è il completamento del corridoio Adriatico della Ten-T, attraverso lo sviluppo infrastrutturale della dorsale adriatica con la valorizzazione dello scalo brindisino e l'Alta velocità fino a Lecce: «Un asse strategico, questo, per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel Sud Italia e per l'incremento della capacità dei nostri porti grazie anche - spiega Rospi - all'inserimento del porto di Brindisi tra le reti dei porti core».

La risoluzione

La risoluzione prevede anche il potenziamento dell'Alta velocità/alta capacità della direttrice ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia e la velocizzazione dei lavori di alta velocità Salerno-Reggio Calabria con la previsione di un collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. «Sempre per il Sud - aggiunge Rospi - si chiede inoltre di valutare l'opportunità di prevedere la possibilità di elevare la dorsale Jonica tra il Porto di Taranto e l'Aeroporto di Crotone in continuità con la dorsale adriatica-ionica utile per realizzare il corridoio Baltico-Adriatico-Jonico o anche ad avviare iniziative affinché l'Unione europea proceda alla implementazione della rete Ten-T in Sardegna. È di fondamentale importanza, per la crescita del Paese e dell'intera Europa connettere i porti italiani alla rete Ten-T - conclude il deputato -, al fine di creare nel Mezzogiorno la piattaforma logistica del Sud Europa».
 

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