Esperto artigiano ignoto al Fisco: sequestrata l'autofficina abusiva

Esperto artigiano ignoto al Fisco: sequestrata l'autofficina abusiva
di Giuseppe PETRUCCI
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Lunedì 16 Settembre 2019, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 12:19
Prosegue senza soste e con risultati apprezzabili da parte dei carabinieri forestali in collaborazione con i militari delle locali stazioni, l'azione di controllo e repressione su tutto il territorio provinciale, dei reati di esercizio abusivo di attività artigianali. L'ultimo caso è venuto alla luce ad Erchie, con la scoperta di un esercizio di attività abusiva di autoriparazioni meccaniche, con produzione di rifiuti speciali che venivano accatastati e gestiti senza le prescritte autorizzazioni.

I carabinieri della stazione di Erchie coordinati dal comandante Roberto Vincenti, congiuntamente ai colleghi della stazione carabinieri forestali di Brindisi, al termine degli accertamenti hanno così denunciato in stato libertà un 52enne del posto. In particolare, l'uomo esercitava attività di autoriparazione di automezzi di trasporto e di lavoro in forma abusiva all'interno dei locali di proprietà di un 58enne (anche lui di Erchie), con l'aggravante che produceva rifiuti speciali pericolosi che accatastava e gestiva senza le previste autorizzazioni.

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Il blitz è scattato cogliendo di sorpresa l'uomo mentre era impegnato all'interno di una attrezzata officina allestita in un fabbricato nella periferia di Erchie. L'artigiano, incalzato dai militari non è stato in grado di esibire le prescritte autorizzazioni amministrative ed i certificati di destinazione d'uso del locale ai fini igienico sanitari e della sicurezza. I militari, quindi, hanno proceduto al sequestro amministrativo di tutta l'attrezzatura rinvenuta e alla chiusura immediata dell'attività. A carico dell'artigiano, conclusi gli accertamenti, è stata elevata anche una sanzione amministrativa di 5.164 euro per l'esercizio di attività di autoriparazione non iscritta  al registro delle imprese. Da un monitoraggio effettuato nell'area circostante, di proprietà del 58enne, sono stati poi rinvenuti ulteriori rifiuti speciali pericolosi, in parte riconducibili all'attività abusiva di autoriparazione. Tale violazione è ascrivibile al proprietario dell'area che è stato anch'egli denunciato alle autorità competenti.

L'operazione di Erchie, per il comando provinciale carabinieri è frutto di un'attività intensa i cui risultati riferiti ai primi otto mesi del 2019 sono considerati molto soddisfacenti. Un bilancio, quello relativo ai controlli effettuati sino d oggi dal gruppo carabinieri forestali di Brindisi nella provincia, che mette in luce una situazione di diffusa irregolarità fra gli esercenti attività di autoriparatore.  I militari delle stazioni forestali brindisine, hanno eseguito approfonditi accertamenti presso decine di officine del territorio, nei settori della meccatronica, carrozzeria, pneumatici. Sono state elevate numerose sanzioni amministrative superiori ai 5.000 euro, per l' esercizio in assenza di autorizzazione, e la confisca di tutte le attrezzature. Sono stati inoltre denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi numerosi titolari di altrettante officine, per gestione illecita di rifiuti, in alcuni casi sono state applicate sanzioni anche ai clienti.

Le officine di autoriparazione possono costituire, se condotte fuori dalla legge, un concreto pericolo per l'ambiente, sfuggendo alla tracciabilità del controllo dei rifiuti. Considerati i risultati ottenuti, e la situazione riscontrata, la campagna di controlli dei carabinieri Forestali continuerà anche nei prossimi mesi, con l'obiettivo di coprire capillarmente tutto il territorio della provincia.
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