Scompare la spiaggia di Torre San Gennaro: la municipale informa la Procura

Torre San Gennaro
Torre San Gennaro
di Cristina PEDE
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Lunedì 12 Settembre 2016, 10:42
TORCHIAROLO - Scomparsa sotto tonnellate di acqua piovana la spiaggia di Torre San Gennaro, marina di Torchiarolo, una delle più colpite dal nubifragio delle scorse ore. Non bastava il processo di erosione in atto da anni, né il nubifragio di martedì scorso che aveva cominciato la sua opera distruttiva; ci ha pensato la seconda ondata di maltempo a spazzare via centinaia di metri quadri di spiaggia trascinando la sabbia che si mischiava al fango, verso il mare con una furia tipica dell'acqua, la più grande delle potenze naturali.

Le acque meteoriche provenivano dalle strade perpendicolari alla spiaggia, confluivano all'altezza della riserva naturale “Quatina” un tempo invaso naturale di raccolta, per poi sfociare sulla spiaggia attraverso un canalone posizionato sotto la strada. Qui si è aperto un solco nella sabbia profondo almeno mezzo metro nel cui letto si è formato un torrente in piena che da due giorni scorre ininterrottamente verso il mare trasportando di tutto. Nel momento di maggiore deflusso, quando il piazzale panoramico era completamente allagato, l'acqua cadeva a cascate per tutta la lunghezza del costone di cemento che non conteneva la pioggia. Attorno alla spiaggia erosa un odore nauseabondo potrebbe confermare ciò che raccontano molti residenti, soprattutto i più anziani. Le acque reflue entrando nella “Quatina” potrebbero aver "intercettato" scarichi fognari abusivi la cui provenienza non è stata mai accertata. Se così fosse, si potrebbe parlare di disastro ambientale.

Per ora si fa la conta dei danni strutturali, mentre un'indagine corredata di foto è stata effettuata dal comandante della polizia locale di Torchiarolo, Lorenzo Renna, che nel rendicontare le opere esistenti per far fronte alle condizioni metereologiche e i danni contenuti o causati da queste, informerà la Procura della Repubblica su quanto avvenuto. Più contenuti i danni alla spiaggia di Campo di Mare, marina di San Pietro Vernotico, poco distante da quella di Torchiarolo. Qui, nonostante il dislivello di almeno 7-8 metri tra la spiaggia e il centro urbano, non ci sono stati gli smottamenti che si temevano, anche perchè il costone è stato messo in sicurezza con un “incamiciamento” in cemento come opera di salvaguardia contro l'erosione insieme ai frangiflutti, qualche decennio fa.

Solo presso il lido Gò Gò si è verificato uno smottamento nella sabbia simile a quello di Torre San Gennaro ma di minore entità, per l'acqua che defluiva dalla scalinata di accesso alla spiaggia. Accanto alla scala si trova invece la vasca di contenimento delle acque meteoriche mai terminata, i cosiddetti recapiti finali che prevedeva la chiusura dei pozzi assorbenti esistenti in Campo di Mare, in Via Zara ed alla contrada Giardino Grande con la creazione di un sistema di raccolta delle acque e convogliamento delle stesse per ovviare ai continui allagamenti.
 
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