A sedici anni, Davide organizza la pulizia della spiaggia dell'isola di Sant'Andrea: «Cambiamoci. Per rispettare l'ambiente»

Davide Avvantaggiato
Davide Avvantaggiato
di Maria Chiara CRISCUOLO
4 Minuti di Lettura
Sabato 10 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:47

Davide ha deciso di non aspettare. Nè di crescere nè tantomeno che siano gli adulti ad invertire la rotta in materia di rispetto dell’ambiente. Così, nonostante la sua giovane età (appena 16 anni), armato solo di pinza, guanti e un setaccio per i rifiuti, è pronto per dare il via questa mattina alla pulizia della piccola spiaggia sull’isola di Sant’Andrea, situata nel porto esterno di Brindisi. L’appuntamento è per le 9.30.

Un'idea che va oltre la “semplice” pulizia delle spiagge

Davide sarà lì in compagnia dei suoi amici e di altri membri dell’associazione per dare il via alla raccolta. La visione di Davide Avantaggiato, però, va oltre la semplice pulizia delle spiagge. Il suo obiettivo è coinvolgere la comunità di Brindisi nel processo di sensibilizzazione e azione per la tutela dell’ambiente. Un anno fa, ha creato un gruppo sui social composto principalmente da amici e familiari. Poi ha deciso di costituire l’associazione “Cambiamoci” che mira a creare una rete di cittadini consapevoli e motivati che si uniscono per realizzare progetti concreti e sostenibili per la loro città.

Il perché di una sensibilità ambientale così precoce

La passione di Davide per l’ambiente ha radici profonde. «Dopo la terza media - racconta - ho deciso di iscrivermi all’istituto tecnico “Majorana” di Brindisi optando per l’indirizzo “Biotecnologie ambientali”. Ora frequento il terzo anno e grazie al supporto dei miei docenti, in particolare della professoressa Michela Corricelli, ho preso coraggio e ho deciso di promuovere iniziative che mirano a sviluppare una cultura dell’ambiente nella nostra città». Purtroppo, a Brindisi si registra da tempo un’allarme rifiuti con una percentuale di raccolta differenziata in costante diminuzione. Non sono sufficienti i continui controlli dei carabinieri forestali e neppure le multe a scoraggiare l’abbandono incontrollato dei rifiuti lungo il litorale brindisino o nei quartieri più periferici. «Ho deciso di darmi da fare - aggiunge Davide - perché amo la mia città. Per affrontare le sfide ambientali che la nostra società affronta, dobbiamo adottare un approccio più consapevole, responsabile e sostenibile verso l’ambiente. Un cambiamento culturale implica un mutamento delle nostre attitudini, dei nostri valori e delle nostre abitudini quotidiane.

Significa abbracciare uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente, prendendo decisioni informate e consapevoli in termini di consumo, mobilità, energia e gestione dei rifiuti».

Un impegno che lascia ben sperare per il futuro

Davide da grande sogna di diventare un imprenditore ed è convinto che iniziative come queste siano un ottimo banco di prova. Intanto studia finanza e nel tempo libero ama giocare a tennis. «Ho iniziato a prendermi cura della pulizia della mia città - sottolinea - due anni fa. Con un cestino dei rifiuti sotto braccio sono andato in giro a raccogliere i rifiuti del mio quartiere, i Cappuccini. Poi mi sono unito ad altre associazioni che organizzano periodicamente la pulizia di spiagge ed aree degradate della nostra costa». Il primo passo fondamentale, dunque, è l’assunzione di responsabilità individuale. Ognuno di noi deve essere consapevole dell’impatto delle proprie azioni sull’ambiente e sulla pulizia della città. Ciò significa evitare di gettare rifiuti per strada, utilizzare correttamente i bidoni dell’immondizia e riciclare i materiali in modo appropriato. «Mi auguro - conclude Davide - che questa mattina tanta gente si unisca a noi per ripulire la spiaggetta dell’isola di Sant’Andrea. I rifiuti spiaggiati minano la sua bellezza naturale e danneggiando l’habitat marino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA