Carluccio primo sindaco donna di Brindisi, Pd si consola a Fasano con Zaccaria

Carluccio primo sindaco donna di Brindisi, Pd si consola a Fasano con Zaccaria
di Massimiliano IAIA
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Lunedì 20 Giugno 2016, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 12:18

Come Virginia, come Chiara. Anche Angela. Nel trionfo rosa delle Amministrative, è coniugata al femminile anche la ripartenza di Brindisi, e porta il volto e il nome di Angela Carluccio, primo candidato sindaco donna della storia della
città. Autrice di una strepitosa rimonta rispetto al verdetto del primo turno, Carluccio ha superato Nando Marino al termine di un ballottaggio combattuto finanche allo spoglio, visto il duro testa a testa notturno. Ed è proprio notte fonda per il Pd a Brindisi, delusione solo parzialmente riscattata dall’affermazione di Francesco Zaccaria a Fasano, nuovo sindaco e anch’egli protagonista di una rimonta ai danni di Giacomo Rosato, in vantaggio due settimane fa.

Angela Carluccio a Brindisi era sostenuta da una mega coalizione di centro che comprendeva anche fuoriusciti del Pd, dopo la bufera che aveva travolto la precedente Amministrazione, estendendosi fino ai Conservatori e Riformisti. Contro di lei, una corazzata guidata dal Pd, seguita da Area Popolare, Udc e altre quattro liste. Tutte insieme hanno contribuito all’affermazione di Marino al primo turno, con un vantaggio di quasi sette punti percentuali rispetto alla diretta concorrente. Il consenso per Marino, tuttavia, era decisamente inferiore rispetto a quello conseguito dalle sue liste, e anche questo elemento si è rivelato in qualche modo decisivo ai fini della rimonta di Carluccio. Nonostante il significativo divario di due settimane prima, l’avvocata brindisina ha conseguito una strepitosa affermazione al fotofinish, e nei giorni conclusivi della campagna elettorale ha piazzato anche il “colpo” finale, ossia il sostegno dell’ex presidente della Provincia Michele Errico, inizialmente dato come possibile candidato del Pd, e che invece proprio dalle recenti scelte del Partito democratico ha pubblicamente preso le distanze.
 
Saranno ore, giorni, settimane di discussione soprattutto all’interno del Pd, che perde la maggioranza in Consiglio nonostante il tentativo di riscattarsi dopo la bufera Consales. Per il governatore Michele Emiliano la seconda batosta dalle urne nel giro di appena due mesi, dopo il mancato quorum nel referendum sulle trivelle. Si giocava una partita importante con le elezioni a Brindisi, unico capoluogo di provincia pugliese chiamato al voto, ma la partita al fianco del presidente dell’Enel Basket si è conclusa con una sconfitta.

Sorridono invece il centro sponda Massimo Ferrarese, nonostante la divisione da Area Popolare, che aveva preferito puntare su Marino. E sorride soprattutto il partito di Raffaele Fitto, che diventa il primo della lista sul fronte del centrodestra brindisino. Nonostante la sconfitta del proprio candidato alle Primarie di coalizione, la strategia di Cor ha pagato, come dimostrano i numeri del prossimo Consiglio. Impossibile sapere, al momento, se e quanto possano aver contribuito al successo di Carluccio i voti degli elettori degli altri schieramenti, a partire dal fronte della protesta. Sarà anche questo oggetto di analisi delle prossime ore.

A Fasano la divisione del centrosinistra rischiava di provocare altri grattacapi al Partito democratico, e la stessa affermazione di Rosato al primo turno sembrava poter ridiscutere il quadro politico locale per i prossimi mesi. Invece l’ha spuntata Francesco Zaccaria, appoggiato non solo dal Partito Democratico ma anche da Fasano 2016, Altrementi, Movimento In Comune, Circoli Nuova Fasano e La casa del cittadino.
Il centrodestra che - prima del commissariamento - era alla guida della città con Di Bari, non aveva raggiunto nemmeno il ballottaggio. Ce n’è abbastanza per una riflessione a 360°, esattamente come accadrà a Brindisi.

Nel capoluogo “La volta buona” era stato lo slogan del centrosinistra, ma la volta buona è femmina.

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