Appia antica, per la candidatura a Patrimonio Unesco arrivano gli ispettori in città

Sanjin Mihelic, delegato Unesco
Sanjin Mihelic, delegato Unesco
di Alfonso SPAGNULO
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Sabato 16 Settembre 2023, 05:00

Nell’ambito delle attività connesse alla candidatura della “Via Appia. Regina viarum” per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale promossa per la prima volta da un Ministero, ieri, nel Palazzo Granafei-Nervegna di Brindisi si è svolta la prima riunione plenaria coordinata dal Ministero della Cultura rivolta agli stakeholder della Regione Puglia per discutere sulle pianificazioni in corso e programmate riguardanti il tracciato e i monumenti lungo il percorso. Alla riunione era presente Sanjin Mihelic, il delegato Unesco incaricato della ispezione presso i territori interessati.

La candidatura

Per sostenere la candidatura dell’Appia antica, nel suo percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, il Ministero della Cultura sta investendo nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l’obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l’offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne.

Un cammino molto complicato iniziato lo scorso 10 gennaio con la firma del protocollo tra le varie realtà interessate, e che ora è arrivato ad uno dei suoi momenti cruciali. 

Gli ispettori

Alla responsabile per la candidatura del Ministero della Cultura Angela Maria Ferroni e gli ispettori dell’organizzazione mondiale Unesco spetterà il compito di fare una valutazione dei perimetri che sono stati disegnati in occasione della candidatura, ed allo stesso tempo saranno chiamati a dare un parere sullo stato di conservazione dei beni ma anche dei contesti, dei luoghi e del livello di valorizzazione. Brindisi dovrà far valere il suo ruolo di punto terminale dell’antica consolare. C’è già un progetto per valorizzare questo obiettivo: realizzare un parco terminale dell’ Appia nell’invaso del Cillarese. Già la giunta comunale, attraverso l’assessore ai Parchi, Antonio Bruno, aveva manifestato la volontà di creare proprio lì uno spazio verde che possa simbolicamente rappresentare il punto di arrivo della strada romana. 
Ieri, intanto, in occasione dell’incontro è stato presentato anche il progetto della ciclopedonale Monopoli-Fasano, finanziato dal Ministero dei Trasporti, il cui tracciato incontra l’antica via romana, valorizzando e migliorando la fruizione di uno dei territori più attrattivi della Puglia attraverso la bici. 

La zona

Una dorsale lunga oltre 20 km: da Monopoli a Torre Canne, per tutto il litorale adriatico attraverso le località balneari di Capitolo, Savelletri e l’area archeologica di Egnazia con lo scopo di mettere in rete circa 80 attrattori turistici, paesaggistici, storici, culturali e archeologici. Il percorso si integrerà con la realizzazione di una moderna velostazione nella stazione ferroviaria di Monopoli e la realizzazione di un interscambio modale nella frazione di Savelletri e il collegamento di quest’ultima con la stazione ferroviaria di Fasano. 
La Via Appia, con le sue ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili, distribuite lungo il suo intero tracciato, rappresenta un fenomeno non solo culturale, ma geografico e politico di eccezionale importanza. L’antico asse viario, il primo concepito come via pubblica, fu il prototipo dell’intero sistema viario romano che, con i suoi 120.000 chilometri di lunghezza, costituisce ancora il nerbo dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo.

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