Morì dopo avere partorito due gemelli all'ospedale Perrino: la famiglia chiede di non archiviare il caso

Viviana Delego insieme al marito Giacomo Cofano ed alla figlia più grande
Viviana Delego insieme al marito Giacomo Cofano ed alla figlia più grande
di Alfonso SPAGNULO
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Venerdì 8 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:15

Si è tenuta ieri mattina, davanti al gip Vittorio Testi, la camera di consiglio per discutere dell’istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione richiesta dal pm Giovanni Marino della Procura di Brindisi circa il caso sulla morte della 42enne insegnante di Pezze di greco Viviana Delego deceduta il 22 dicembre del 2022 all’ospedalePerrino” di Brindisi dopo aver dato alla luce due gemelli. Ad opporsi il marito della donna, Giacomo Cofano, difeso dall’avvocato Paolo D’Incecco.

La richiesta

Proprio quest’ultimo ha perorato la causa della famiglia della docente dopo che nel dicembre scorso la richiesta di opposizione era stata ritenuta ammissibile. «Abbiamo chiesto al giudice che venga effettuata una terza perizia anche perché le altre due effettuate sono una il contrario dell’altra e vanno in senso opposto – spiega l’avvocato D’Incecco -. Laddove non ci fosse consentita la terza perizia quanto meno si seguano le indicazioni sulle quali abbiamo presentato l’opposizione per proseguire le indagini.

Se il giudice dovesse ritenere sufficiente quello che ha vedremo». 

L'attesa

Il giudice si è riservato la decisione e nei prossimi giorni dovrebbe emettere un’ordinanza d’archiviazione oppure di proseguo delle indagini. «Ho detto al giudice che Viviana merita giustizia – conclude l’avvocato -. Non siamo contrari all’archiviazione a prescindere ma non su queste basi. Mi sembra che la vicenda vada ulteriormente approfondita in quanto ci sono alcune zone d’ombra che vanno chiarite». Il pm Marino aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta aperta per omicidio colposo a carico di ignoti sulla vicenda di Viviana Delego non ravvisando negligenze. Secondo quanto emerso la 42enne fasanese, già madre di una bimba, fu sottoposta a isterectomia per via di una grave emorragia successiva al parto.

Cosa accadde

Nella relazione del primario del reparto di Chirurgia generale dell'ospedale Perrino di Brindisi che la operò, sarebbe stato il ginecologo di turno a chiedergli di intervenire perché, per sua stessa ammissione, non sarebbe stato in grado di eseguire l'intervento di asportazione dell’utero. La Asl di Brindisi, al termine di una indagine interna dichiarò che all’epoca dei fatti è stato fatto quanto previsto dai protocolli sanitari e dalle procedure mediche, chirurgiche e di terapia intensiva.

Le ispezioni

L’avvocato D’Incecco aveva preparato l’opposizione, poi ammessa, leggendo anche l’esito delle due ispezioni, una per conto della Regione e l’altra per conto del ministero della Salute, avvenute all’indomani della tragedia. Infatti nelle ore successive alla morte di Viviana Delego l’assessore regionale alla salute Rocco Palese decise di inviare degli ispettori per capire cosa fosse successo. A distanza di qualche ora anche il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato inviò ispettori ministeriali affinché emergesse la verità. La commissione era composta da due membri del ministero della Sanità, dall'Agenas, dall'Iss e dai Nas. Anche Papa Francesco telefonò al marito di Viviana Delego dopo aver saputo della tragedia.

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