Donna morta dopo il parto gemellare: il piano dell’Asl per i correttivi

L’Azienda sanitaria ha preso atto delle cause che per gli ispettori hanno causato il decesso

Donna morta dopo il parto gemellare: il piano dell’Asl per i correttivi
di Danilo SANTORO
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Martedì 28 Marzo 2023, 21:52

Insegnante di Pezze di Greco morta al Perrino: l’asl di Brindisi approva il piano correttivi dopo le valutazioni della task force regionale che ha concluso l’attività d’indagine sul caso della 41enne, Viviana Delego. La donna è morta il 22 dicembre scorso, cinque giorni dopo aver partorito due gemelli. In seguito al decesso, oltre ad un’indagine da parte dell’ospedale, ci sono state le attività del pool di esperti nominati dalla Regione Puglia, e l’ispezione da parte di funzionari del Ministero della Salute. Ieri una nota, il commissario straordinario dell’Asl di Brindisi Giovanni Gorgoni ha annunciato di aver disposto la redazione di un piano organizzativo delle azioni correttive, come richiesto dalla Regione Puglia. “Il piano sarà a cura di professionisti interni – si legge in una nota - con l’affiancamento del Crris (Centro Regionale per il Rischio in Sanità) di Aress Puglia e andrà a completare la verifica già effettuata dal servizio di Rischio clinico aziendale».

«Ho dato tempi strettissimi: deve essere tirato fuori un piano d’interventi nel giro di un mese.

Analizzando la relazione della Task force regionale, la prima ricognizione del rischio clinico dell’asl di Brindisi, eventualmente se dovessero essere necessari altri approfondimenti interni, si dovrà – afferma il commissario straordinario dell’Asl di Brindisi Giovanni Gorgoni - mettere insieme tutto per far emergere le cose che sono mancate e come vanno aggiustate». «Questo per la redazione. Poi per la realizzazione dipenderà se ci saranno interventi che richiedono investimenti, e quindi avranno determinati tempi, se si tratta di formazione del personale o se c’è da redigere nuove procedure o aggiornare delle vecchie ci saranno altre valutazioni temporali».

Le verifiche

Verifiche della Task Force regionale che si aggiungono a quelle già eseguite, e nelle quali è stato ricostruito tutto il tempo trascorso dalla donna al Perrino di Brindisi: dall’arrivo in ambulanza dopo un malore nel suo appartamento, fino al decesso avvenuto a distanza di qualche giorno. La necessità di chiarire quanto avvenuto a Brindisi, ma anche la precedente fase della gravidanza in un altro ospedale, è stata avanzata dal marito della donna, anche in seguito ad una prima relazione depositata dal primario di chirurgia del Perrino, Giuseppe Manca. Il responsabile medico aveva riferito di essere stato contattato dal ginecologo di turno, davanti al quadro clinico complesso della donna, e che quest’ultimo “non sarebbe stato in grado di gestire come situazione”. In quei giorni erano assenti il primario del reparto di ginecologia di Brindisi, Massimo Stomati, ed il suo vicario per malattia, e fu Manca ad eseguire l’isterectomia sulla donna dopo la richiesta del medico di turno non del suo reparto.

Aspetti organizzativi e presunte mancanze nella gestione delle attività del reparto che sono state al centro dell’attività della task force regionale, chiamata ad individuare oltre ad eventuali falle nel sistema d’intervento in questo singolo caso, anche le condizioni della donna già al suo arrivo a Brindisi il 17 dicembre scorso, dopo aver avvertito un malore in casa. Viviana Delego, già madre di una bambina di sei anni, era in attesa di due gemelli. Dopo il parto dei due piccoli, la grave emorragia fino alla morte. Anche Papa Francesco scrisse una lettera al marito della donna, Giacomo Cofano, per testimoniare la propria vicinanza dopo il decesso di Viviana, descritta da tutti come “moglie e madre esemplare”.

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