Mercatino dell'antiquariato tra le auto in transito sul corso, il comandante dei vigili: «Le transenne sono state rimosse»

Auto in transito tra gli avventori del mercatino dell'antiquariato
Auto in transito tra gli avventori del mercatino dell'antiquariato
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 23 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 14:49

Corso Garibaldi torna ancora una volta al centro delle polemiche tra chi ne chiede la chiusura al traffico e chi, invece, è d’accordo con l’apertura tout court voluta dall’amministrazione comunale di Brindisi.

La  polemica

Ad innescare la miccia, in questo caso, è stata la presenza del mercatino dell'antiquariato, in mezzo al quale però continuavano a sciamare le auto, tra l’indignazione di molti dei presenti, che avrebbero voluto poter valutare eventuali acquisti, o semplicemente fare una passeggiata tra la merce in vendita, senza essere disturbati. A sollevare - non unico, per la verità - la questione su Facebook è stato il capogruppo di Brindisi Bene Comune ed Alleanza Verdi-Sinistra Riccardo Rossi. «Mercatino con drive-in su corso Garibaldi. Una vera novità: con la tua auto ti accosti alla bancarella e senza scendere acquisti», ha ironizzato l'ex primo cittadino scatenando le reazioni dei frequentatori del social network.

Le transenne rimosse

Tra chi è tornato a criticare l’apertura del corso, chi ha ribadito che non è quella la zona da pedonalizzare e chi, invece, ha approfittato per accusare per l’ennesima volta Rossi del presunto scempio della pista ciclabile il viale Aldo Moro. Tra i vari commenti, c’erano anche quelli di chi faceva notare che in realtà le transenne per segnalare la chiusura al traffico di corso Garibaldi c’erano.

Almeno fino ad un certo punto. E allora perché, come dimostrato dalle tante foto che circolano sui social in queste ore, sul corso c’erano auto in transito ed auto in sosta?

Ordinanza non rispettata

A spiegarlo è il comandante della polizia locale Antonio Orefice. «C’era - conferma innanzitutto - un’ordinanza di chiusura di corso Garibaldi dalle 7 alle 23». E questo significa che c’erano anche le transenne. Che, tuttavia, sono state spostate - in più occasioni - da qualcuno. «Ho chiesto - prosegue il comandante - ai miei di rimetterle a posto. Sono state, tra l’altro, elevate una quindicina di sanzioni per divieto di sosta». Ma questa presenza saltuaria non è stata sufficiente, considerato che ogni volta che gli agenti si allontanavano, le transenne venivano nuovamente spostate e le auto tornavano a circolare liberamente sul corso, che avrebbe dovuto essere chiuso. «Purtroppo questo - ricorda Orefice - succede a causa dei numeri risicatissimi che abbiamo. Le persone non potevano rimanere fisse lì a vigilare sulle transenne perché venivano chiamate per interventi. Rimettevano a posto le transenne ma poi queste venivano spostate. Gli agenti restavano lì finché era possibile ma se vengono chiamati per interventi devono muoversi. Poi, quando tornano, chi si trova in difetto viene, naturalmente, sanzionato. Con i numeri che abbiamo non ci sono alternative. Parliamo di due pattuglie per ogni turno in tutta Brindisi».

Organico ridotto

La questione della pianta organica dei vigili urbani è ben nota ma spesso viene dimenticata. «Attualmente - ricorda il comandante - siamo in 66. Questo significa che ne mancano all’appello 104. E anche tralasciando i numero della legge regionale, che prevede 170 agenti, ma stando alla dotazione organica, siamo molti meno di quanto previsto. Dovremmo essere, infatti, 112». Questo vuol dire che gli agenti sono comunque, anche nel migliore dei casi, la metà di quelli che dovrebbero essere. «Per quanto ci riguarda - conclude Orefice - la situazione è drammatica».

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