Il candidato sindaco progressista Fusco: «Attenzione a legalità e bilancio. Le liste siano all'altezza della sfida»

Roberto Fusco tra Francesco Rogoli e Salvatore Giuliano (Foto di Max Frigione)
Roberto Fusco tra Francesco Rogoli e Salvatore Giuliano (Foto di Max Frigione)
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 27 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:45

Dialogare con tutti, accelerare una burocrazia troppo lenta, attirare investimenti green, fare crescere il porto e continuare a lavorare per rimettere in sesto il bilancio di Brindisi. Questa, in sostanza, la linea che vorrebbe seguire il candidato sindaco del polo progressista Roberto Fusco nel caso in cui fosse eletto primo cittadino.

Che idea si è fatto della rottura tra parte dell’attuale maggioranza ed il sindaco Rossi?

«Francamente non ci ho pensato.

Io vengo a valle della rottura e non mi sono preoccupato della fase anteriore. Ma politicamente il problema si poneva da settembre, perché è emersa la necessità di una grande coalizione e di un soggetto che la esprimesse avendo un largo consenso tra i cittadini, in modo da consentire al fronte progressista di vincere. Porterò avanti ciò che di buono è stato fatto e cercherò di fare di meglio e più velocemente. Ci sono tanti nodi irrisolti dovuti anche ad una contrapposizione che ci portiamo dietro da 40 anni e che deve terminare. Tutti i soggetti devono dialogare e trovare soluzioni, per il bene della città, anche perché quella forte contrapposizione tra ambiente ed industria può ritenersi ormai superata».

Brindisi Bene Comune e Forza Italia, in queste ore, si confrontano sulle presunte responsabilità riguardo ai ritardi sulla colmata ex British Gas. Cosa ne pensa del progetto?

«Se l’Autorità di sistema ha la possibilità di utilizzarla, è perché anche io ho dato il mio contributo. Doveva essere la banchina del rigassificatore, ora diventa una banchina al servizio dello sviluppo del porto. Io conto di discutere con il presidente Patroni Griffi non solo della destinazione di quella banchina ma di tutte le questioni che riguardano lo scalo. Serve, infatti, un’accelerazione su tutti questi progetti. E per ottenere questo risultato occorre che la macchina comunale venga messa a punto. Detto questo, ben venga la creazione di una banchina commerciale. Questo genere di soluzioni, come del resto il polo logistico di Enel, mi interessa molto, perché sono queste cose che consentono di fare la differenza. Dobbiamo puntare su quello che gli altri non hanno, a partire da retroportualità e ferrovia».

Per lei è utile la realizzazione della vasca di colmata tra Costa Morena Est e pontile Petrolchimico?

«Mi pare che l’iter sia concluso e che sia stata bandita la gara. Saranno eseguite tutte le prescrizioni ma a parte questo mi pare che ci sia poco da fare».

Come intende implementare l’idea di velocità nei procedimenti amministrativi? Nuovo personale e nuovi dirigenti? Con quali risorse?

«Mi pare che in relazione ai fondi del Pnrr siano state fatte assunzioni positiva ma, allo stato, insufficienti che vanno implementate, intercettando fondi pubblici per aumentare personale e figure dirigenziali. Senza una macchina efficiente, il Comune non può funzionare. Sono fiducioso che si possano intercettare risorse aggiuntive per la transizione ambientale e digitale, da collegare però con fenomeni innovativi per ottimizzare la macchina comunale che, a causa dei tagli dei trasferimenti e delle spese è ridotta ai minimi termini. Del resto, anche come progettualità, Bari ne ha presentati 45. Ma non voglio dare colpe a nessuno. Non è questo che mi interessa. Quello che mi interessa è trovare soluzioni. Anche perché la sfida di rilanciare Brindisi si può vincere solo collaborando con il personale del Comune, dirigenti e funzionari, che saranno chiamati a raccogliere questa sfida ed essere orgogliosi di partecipare a questo cambiamento».

Come recuperare le risorse necessarie per coprire l’aumento delle spese per le utenze senza aumentare la tassa d’imbarco aeroportuale?

«A parte l’aumento dell’addizionale Irpef, voglio vedere se è possibile, attraverso un accordo con il governo, rimodulare il piano di riequilibrio evitando l’aumento della tassa d’imbarco. Sono consapevole che non si tratta di un problema da poco ma al governo direi che la questione non riguarda solo Brindisi ma l’intero Salento. L’aumento andrebbe a discapito di un’eccellenza del Salento, che è il turismo. Una soluzione alternativa va trovata e appena mi insedierò studierò come fare».

Ha già qualche idea sulla giunta?

«È troppo presto ma ci sto pensando con grande attenzione. Vorrei dei presìdi su legalità, contabilità, capacità di attrazione degli investimenti. Ed un ufficio dedicato non solo alla trasparenza ma anche al rispetto delle tempistiche per l’attuazione del programma».

A che punto siete con la composizione delle liste?

«Per ora posso solo dire che mi auguro che i partiti facciano delle buone liste. Perché io posso fare il meglio possibile ma serve, a supporto, un consiglio comunale che esprima soggetti appassionati del futuro di questa città. Serve grande attenzione alle liste, perché altrimenti il sindaco rischia di diventare ostaggio di richieste di ogni genere».

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