Defibrillatori obbligatori. «Pagheranno le società ma sconti sugli impianti»

Defibrillatori obbligatori. «Pagheranno le società ma sconti sugli impianti»
di Francesco Trinchera
3 Minuti di Lettura
Sabato 9 Gennaio 2016, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:28

Il Comune e le società sportive si incontrano per illustrare le normative che obbligano le stesse a dotarsi di un defibrillatore: il costo è in carico ai sodalizi, ma il Comune stornerà la cifra dal pagamento del ticket per l’utilizzo delle strutture sportive.

La riunione si è svolta ieri mattina all’interno della sala Mario Marino Guadalupi presso il Comune: erano presenti i componenti della commissione sport del Comune Massimiliano Oggiano, Pietro Guadalupi, Umberto Ribezzi e Giuseppe D’Andria, il presidente del consiglio comunale Luciano Loiacono, il dirigente dell’Ufficio tecnico Nicola Zizzi e quello delle farmacie comunali Gianluca Quarta.

Ad aprire i lavori un intervento del sindaco Mimmo Consales. Dall’inizio di quest’anno scatta l’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatori semiautomatici in regola con le normative vigenti e che dovrà essere utilizzato da personale appositamente formato, sull’onda anche di alcuni tragici eventi sui campi di gara accaduti nei mesi scorsi. Erano stati gli stessi Oggiano e Guadalupi a porre il problema all’attenzione dell’amministrazione, mettendo anche in risalto eventuali criticità legate ai costi per le società sportive. Un argomento di cui si sono fatte poi carico prima la commissione e poi la giunta, con le Farmacie comunali che hanno anche garantito il proprio supporto. Nell’apposita delibera dell’organo di governo cittadino di qualche settimana fa, si dice infatti che dopo aver valutato “la necessità di dover garantire che la pratica sportiva nelle strutture comunali avvenga in condizioni di sicurezza”, a cui si aggiungono “le difficoltà economiche in cui versano le società sportive dilettantistiche”, si è pensato anche di “venire incontro economicamente alle esigenze delle società sportive locali”, grazie alla possibilità per le società che utilizzano impianti comunali “di dotarsi dei defibrillatori scomputando il costo dall’importo dovuto all’amministrazione a titolo di ticket”.

L’analisi dell’amministrazione comunale ha guardato anche alle varie condizioni di ordine economico, in quanto «si è rilevato al riguardo che il costo di mercato di defibrillatori semiautomatici oscilla da un minimo di 500 euro ad un massimo di 640, considerando a parte eventuali oneri di manutenzione e formazione del personale». In virtù di questo, i tecnici dell’amministrazione hanno valuto quello che può essere il range della somma da poter scomputare: «Su tali basi si può ritenere congruo tale prezzo, sino ad un tetto massimo di 700 euro», somma che sarà possibile ottenere una volta presentata la documentazione di acquisto.

Accanto a questo, il documento apre anche a possibilità come quella dell’intesa tra varie società che possa permettere l’acquisto “anche congiuntamente fra due o più di esse”, prevedendo che l’importo da stornare al ticket sia proporzionale a quanto speso. Per far fronte a tutto questo, è stata stabilita una variazione di bilancio nell’ordine di 45mila euro tra quelle previste nel costo dei ticket. Alla proposta formulata dal Comune, nel dibattito non è mancata qualche voce critica sull’eccessiva spesa che andrebbe ad intaccare le casse delle società, accanto a quella che vede le eventuali assunzioni di responsabilità per il funzionamento dell’apparecchiatura, soprattutto nel caso in cui si optasse per l’acquisto congiunto da parte di due o più società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA