Brindisi Calcio affidato al sindaco? Marchionna contrario e Distante non vuole acquistare la società: «Ho troppi impegni»

Brindisi Calcio affidato al sindaco? Marchionna contrario e Distante non vuole acquistare la società: «Ho troppi impegni»
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 05:00

Lasciare il Brindisi Calcio nelle mani del sindaco in modo che questo faccia da “traghettatore” verso una nuova compagine societaria? O in modo che possa “mediare” tra proprietà e nuovi soci da far entrare in aggiunta a quelli attuali? Non se ne parla proprio. A rispondere “niet” alla proposta del vice sindaco e assessore all’Urbanistica Massimiliano Oggiano è lo stesso primo cittadino Giuseppe Marchionna al quale quest’ultimo aveva in qualche modo fatto appello.

L'invito di Oggiano

“La famiglia Arigliano, per quanto fatto per il calcio brindisino, si è meritata di diritto - ha scritto infatti il vice sindaco nelle scorse ore su Facebook, scatenando il dibattito - l’inserimento nel pantheon dei grandi personaggi della storia dello sport locale. La città tutta gli sarà sempre riconoscente per aver riportato la squadra di calcio nella lungamente agognata Serie C. Quello che gli viene chiesto, adesso, è un ulteriore sacrificio per il raggiungimento di un bene più grande: il futuro del calcio a Brindisi. Per questo invito la famiglia Arigliano a compiere un grande gesto d’amore, ossia quello di consegnare simbolicamente il titolo sportivo nelle mani del sindaco, figura di garanzia istituzionale, affinché si possa giungere più agevolmente a una definizione positiva delle trattative in corso.

L’ulteriore protrarsi dei tempi, infatti, potrebbe vanificare gli sforzi compiuti fino ad ora. Certo che la famiglia Arigliano farà ancora una volta gli interessi del Brindisi e di Brindisi, gli rivolgo un caloroso saluto e li ringrazio anticipatamente per quanto decideranno per il bene del nostro amato Brindisi Fc”.

La trattativa con Distante

La “trattativa in corso” della quale scrive Oggiano è, verosimilmente, quella tra il presidente del Brindisi Daniele Arigliano e l’imprenditore francavillese Mino Distante. Che, dalle poche notizie trapelate, dovrebbe in sostanza portare nuovo ossigeno alla società e soprattutto alla squadra, reduce da un numero di sconfitte tale da mettere seriamente a rischio la tanto combattuta e desiderata promozione in C.

Il “no” del sindaco

Il problema, però, è che il sindaco non sembra affatto d’accordo con la proposta del suo vice. E dice chiaramente che il Comune non può avere alcun ruolo in una trattativa tra privati. «Io rispetto tutte le opinioni - commenta infatti Marchionna - ma nella vicenda ci sono dei privati che stanno ipotizzando un ragionamento. Io non ho nulla da dire né posso intervenire. Non so neanche se ci sia, ed a che punto sia eventualmente, la trattativa. Io aspetto di sapere, alla fine, di chi sarà la responsabilità. E, ovviamente, a quel punto sarò a disposizione per chiedere cosa posso fare per sostenere la proprietà, qualunque essa sia, della squadra. Ma fino a quel momento, non entro nel merito di vicende assolutamente private».

Il supporto alla società

Il libero mercato, dunque, non va “turbato” con interventi della politica o dell’amministrazione. Ma, come evidenziato dallo stesso primo cittadino, una volta che la situazione societaria sarà chiarita, solo allora il Comune interverrà per sostenere - come già ha fatto, per la verità - società e squadra. Come del resto ricorda lo stesso sindaco: «Mi pare, tra l'altro, che per l'attuale società abbiamo già fatto molto. Sia per quanto riguarda lo stadio che per la mobilitazione ed il sostegno da parte dell'imprenditoria privata». Proprio sul fronte dell’adeguamento dello stadio “Fanuzzi” agli standard della Lega Pro, infatti, il Comune non solo ha messo a disposizione somme importanti, nell’ordine dei tra milioni di euro, ma ha spinto sull’acceleratore dei lavori pressando costantemente vigilando tramite i propri dipendenti sull’operato delle aziende incaricate. Uno sforzo già di per sé importante. Ma, è il messaggio del sindaco, l’ente di piazza Matteotti non svolgerà il ruolo di garante o di facilitatoredi eventuali trattative.

Passo indietro

Chiamato in causa da più parti per un eventuale interesse a rilevare la società del Brindisi calcio, con la squadra biancazzurra che è in lotta per restare in serie C, l’imprenditore Mino Distante fa chiarezza sulla sua posizione e sui suoi progetti imprenditoriali. «Ringrazio per la stima che percepisco nei miei confronti – ha dichiarato Distante – ma sto vivendo un momento storico della mia vita professionale in cui devo dedicarmi principalmente alle mie aziende. Anzi, ci sono in questi mesi delle situazioni che mi portano molto spesso lontano da casa e poiché mi conosco molto bene e so che se mi impegno in una nuova avventura vorrei farlo al meglio, se non benissimo, questo ne sono sicuro, per il momento non ho il tempo per assumere una decisione così rilevante come è quella di assumere la guida di una società storica e importante come è il Brindisi».

I contatti

Distante torna poi indietro nei mesi e snocciola le tappe di questa vicenda. «E’ vero – ha continuato l’imprenditore francavillese – che tempo fa ho parlato con la famiglia Arigliano e ho ricevuto dall’attuale proprietà del Brindisi delle carte per capire meglio la situazione economica, anche per comprendere lo stato finanziario in tutti i suoi aspetti. Ma credetemi non ho avuto in questi mesi il tempo di studiare queste carte e i numeri in esse contenuti, sono ancora in un cassetto dei miei uffici. A dimostrazione che tempo per altro da fare ne ho davvero poco. Quindi, per il momento, non posso imbarcarmi a stretto giro in nessun’altra impresa, sia anch’essa di carattere sportivo. E lo sport per me è vita, lo sapete. Tra l’altro, da solo non potrei farlo assolutamente. Se ci sono degli altri imprenditori io potrei dare una mano, anzi più di una mano, ma adesso da solo questa cosa è improponibile. E ripeto, ringrazio tutti per aver pensato a me». 

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