Viabilità e infrastrutture stradali: Bari ultima tra le grandi città

Viabilità e infrastrutture stradali: Bari ultima tra le grandi città
di Riccardo RESTA
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Sabato 26 Marzo 2022, 13:09

Viabilità e infrastrutture stradali: a Bari qualcosa continua ad andare storto. Il nostro capoluogo, infatti, langue all'ultimo posto nella classifica dei comuni italiani con più di 200 mila abitanti per quanto riguarda la spesa pro capite in questi due settori strategici della vita pubblica. A tracciare la sconsolante fotografia per il capoluogo pugliese è la fondazione indipendente Openpolis, che analizzando i bilanci consuntivi 2020 dei comuni italiani ha disegnato i contorni dell'arretratezza barese.

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Bene, a Bari la spesa pro capite del comune per viabilità e infrastrutture stradali è di 74.14 euro, appena più basso dei 77.60 di Trieste. Nel 2020, a Bari la spesa assoluta per infrastrutture stradali e viabilità è stata di 23.205.413,71 euro, per una popolazione censita pari a 323.370 abitanti.

A comandare la classifica della spesa pro capite, tanto per rendere l'idea, è la città di Venezia, che spende 235.90 euro per ogni cittadino in viabilità e infrastrutture; il capoluogo veneto, con 261.321 abitanti censiti, nel 2020 ha speso in termini assoluti per viabilità e infrastrutture stradali la bellezza di 60.297.650 euro, quasi tre volte la spesa sostenuta da una città più grande e con una rete viabile diversa come Bari.

Staccatissima al secondo posto della classifica compare la città di Torino, con una spesa pro capite di 155.20 euro in questo settore, seguita da Milano (122.94 euro), Verona (117.52 euro), Padova (102.60 euro) e Bologna (100.20 euro). Altre due città meno virtuose come Genova (99.12 euro) e Roma (95.91 euro) appaiono comunque molto più avanti di Bari. Nulla, però, si sa delle altre grandi città meridionali: per quanto riguarda Napoli, Palermo, Catania e Messina alla data di pubblicazione dell'indagine di Openpolis non risultano accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2020.

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La fondazione autrice dello studio, però, avverte: «Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia». Insomma, spendere tanto non significa sempre spendere bene, ma sicuramente anche spendere poco non è sinonimo di virtuosità. Sembra, però, apparire incoraggiante un dato: i baresi pian piano stanno iniziando a essere un po' meno dipendenti dalle automobili private. Sempre la fondazione Openpolis, analizzando ed elaborando i dati Istat, dice che nel 2020 la stima degli autoveicoli in circolazione ogni mille abitanti è pari a 586.

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Un numero, quello barese, che appare in aperta controtendenza rispetto al resto dell'Italia meridionale. Nella ricerca pubblicata su Openpolis, infatti, si legge che «i capoluoghi del mezzogiorno sono quelli in cui in media circolavano più mezzi, con 658 autoveicoli ogni 1.000 abitanti. Il dato cala risalendo la penisola, con 639 al centro e 590 al nord. Scendendo nel dettaglio, a Frosinone c'è la maggior quantità di autoveicoli in circolazione (819 ogni 1.000 abitanti). Altre due città superano la soglia degli 800, sono Isernia (805) e L'Aquila (803). In fondo alla classifica invece troviamo tre capoluoghi del nord: Milano (497 autoveicoli ogni 1.000 abitanti), Genova (490) e Venezia (437)».


Da questo punto di vista, Bari sembrerebbe fare parecchio meglio anche di diverse città settentrionali: a Cuneo, nel 2020, giravano 762 veicoli ogni mille abitanti, ad Aosta 731 ogni mille residenti, a Biella 742 ogni mille abitanti. Spostandoci al meridione e nell'Italia insulare, molto alti sono i dati anche che provengono da città come Potenza (783 veicoli a motore su quattro ruote ogni 1000 abitanti), Cosenza (736/1000), Vibo Valentia (794/1000), Catania (792/1000), Agrigento (772/1000) e Nuoro (769/1000). D'altra parte, la buona performance di Bari lascia intravvedere una certa virtuosità di tutta la Puglia, dove il capoluogo peggiore da questo punto di vista è Lecce (727/1000).
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