Trova 2mila euro e li dà al Comune. Ma nessuno li ha ancora rivendicati

Trova 2mila euro e li dà al Comune. Ma nessuno li ha ancora rivendicati
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Martedì 11 Ottobre 2022, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 20:16

Centinaia di oggetti smarriti, dalle chiavi alle fedi nuziali, da pezzi di monopattini ad intere bici. e persino soldi, denaro contante. Trovati, consegnati al Comune perché il legittimo proprietario potesse rivendicarli, e invece rimasti lì. Mai più reclamati. Il Comune di Bari, come tutti gli enti locali, li raccoglie e li cataloga. Ma trascorso un anno gli stessi oggetti possono essere restituiti a chi li ha trovati o entrano nel patrimonio del Comune. E l'ultima infornata riguarda 157 beni che sono stati rinvenuti dal 3 febbraio del 2020 al 23 marzo del 2021. La maggior parte è stata mandata in distruzione perché inutilizzabile: si tratta soprattutto di chiavi e portafogli o borsette rotte. Ma in una decina di casi le sorti degli oggetti smarriti sono state diverse.

I soldi andranno a chi li ha trovati


In particolare per quei 2mila euro ritrovati da un cittadino e consegnati diligentemente al Comune.

Dopo un anno e senza nessuno che si sia fatto avanti per denunciarne lo smarrimento, saranno consegnati a chi li ha trovati. Stessa sorte per altri 550 euro. Sette beni invece, tutti portafogli con delle piccole somme di denaro, pari ad un totale di 278 euro, sono stati acquisiti dal Comune e versati nelle casse della Tesoreria comunale.

Gli altri beni andranno all'asta


Restano poi tutti quelli in buono stato che sono stati ugualmente acquisiti nel patrimonio comunale ma con l'intento di metterli all'asta. Si tratta di airpods, di bracciali preziosi, anelli con solitario, fedi nuziali, occhiali da sole, un accessorio del monopattino, un computer e persino un braccialetto da neonato con targhetta in metallo giallo. «Per questi beni si legge in una determina dirigenziale si procederà all'eventuale espletamento dell'asta pubblica, ovvero alla predisposizione di eventuale pro-memoria da sottoporre alla giunta comunale, al fine di stabilire - in alternativa all'asta pubblica - qualsiasi altra destinazione e/o utilizzo degli oggetti rinvenuti di valore storico, artistico, numismatico, filatelico che l'amministrazione comunale riterrà di adottare». Già in passato il Comune ha organizzato delle aste, soprattutto per gli oggetti più particolari come orologi antichi e gioielli. Pochissimi invece gli oggetti che si riesce a restituire ai legittimi proprietari: soprattutto chiavi.


C'è da dire che molti di questi beni sono probabilmente frutto di furti: qualcuno che ha rubato borse e poi si è tenuto soldi, gettando il resto in strada. La maggior parte delle volte questi oggetti vengono per esempio portati dalla polizia locale o dai cittadini e vengono catalogati e registrati. Successivamente, ogni mese, vengono inseriti in un elenco che viene pubblicato per permettere ai proprietari di riconoscere i loro beni. In alcuni casi il riconoscimento può essere semplice come per i documenti o difficile come per i soldi. In elenco ci sono diverse centinaia di euro, ma anche banconote straniere come dollari.


Come detto in caso di ritrovamento da parte dei cittadini, i soldi restano in custodia del Comune per un anno e poi vengono restituiti a chi li ha ritrovati. Se invece vengono recuperati dal Comune o da enti pubblici, restano nelle casse dell'amministrazione.
E l'elenco degli oggetti smarriti è davvero lungo: c'è di tutto, dai gioielli alle biciclette anche elettriche o accessori per monopattini, ed ancora tablet, telefonini di ultima generazione, smartwatch. In elenco si trova persino una paletta di segnalazione lampeggiante blu della Basilica Madonna dei martiri di Molfetta.
S. Del.
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