Spaccio di droga, rifiuti e spaccate: il grido di allarme di Bari Vecchia. «Servono più controlli ma difficile debellare»

Spaccio di droga, rifiuti e spaccate: il grido di allarme di Bari Vecchia. «Servono più controlli ma difficile debellare»
4 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Maggio 2023, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 09:22

La città vecchia di Bari si trova ad affrontare negli ultimi mesi diverse problematiche, legate anche all'aumento dei turisti che si riversano nei vicoli e che andrebbero accolti al meglio. Uno dei problemi emerso in questi giorni e che verrà posto sul tavolo del ministro Piantedosi nella riunione che lo stesso terrà in prefettura domani mattina, riguarda lo spaccio di droga, tornato prepotentemente in auge a Bari Vecchia.

Gli episodi che si sono registrati nel brogo antico


Numerosi sono stati gli episodi di questo tipo segnalati, soprattutto durante la movida serale. Alcuni tossicodipendenti nelle scorse settimane avevano persino rotto una vetrata e ricavato un "covo" per drogarsi, sotto le mura storiche della città, a due passi dai percorsi turistici. Covo che è stato chiuso dall'amministrazione. Ma questi episodi sono il sintomo di qualcosa che non va, che deve necessariamente essere risolto se si punta davvero ad essere città turistica.

Anche se questi episodi sembrano essere qualcosa di "sfuggente" e poco visibile se, stando a quanto sottolinea Michele Fanelli, del circolo Acli Dalfino, che si trova a due passi dalla cattedrale, non sembra essere cambiato molto negli ultimi tempi da questo punto di vista.


«Qui in piazza non notiamo fenomeni di questo tipo - sottolinea Fanelli -, anche se sono fenomeni che ci sono sempre stati nella città Vecchia. Non me la sento certo di parlare di un fenomeno che sia tornato in auge, in passato era molto più accentuato ed evidente». «Rispetto al passato aggiunge nella città vecchia c'è molto più movimento, dovuto anche ai turisti e questo potrebbe essere qualcosa che aiuta ad evitare certi fenomeni. In passato non veniva nessuno e quei pochi che venivano rischiavano di essere scippati. Una maggiore presenza di persone garantisce una maggiore sicurezza, anche se per garantire al massimo la sicurezza di tutti andrebbe aumentato il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine». Sull'argomento, Pinuccio Fazio, papà di Michele, ucciso per errore dalla mafia a 16 anni proprio tra i vicoli della città vecchia dove abitava e dove ancora abitano i genitori, ritiene che «non è facile dire se ci sia o meno un aumento di questo fenomeno, non è il mio campo. E non è nemmeno mio compito indagare al riguardo, è qualcosa che spetta alle forze dell'ordine. Da parte mia posso solo dire che a Bari Vecchia negli ultimi tempi vedo gente strana che non conosco, ragazzi che non ho mai visto. Poi, ribadisco, io di droga non ne capisco, è un materiale che non conosco. Ciò che dico però ai ragazzi, ogni volta che vado nelle scuole di tutta Italia, è di stare attenti e non entrare nelle mani delle mafie».
«Noi personalmente ci occupiamo principalmente di migliorare l'accoglienza dei turisti nel nostro centro storico - sottolinea Michele Cassano dei Custodi della Bellezza, associazione della città vecchia -. Lo spaccio c'è sempre stato a Bari Vecchia e lo sanno tutti. Da cittadino e da presidente dell'associazione ho sempre detto che ci vuole più presenza delle forze dell'ordine, che ci sono ma forse non bastano a garantire sicurezza al territorio. Chiediamo una presenza non militarizzata ovvio, magari della polizia locale. Una presenza che aiuta a evitare tutte le attività illegali, tra cui anche i parcheggi illegali».

Tutti i problemi del centro storico

I problemi della città vecchia sono comunque molteplici, non si tratta certo solo dell'aumento dello spaccio di droga. Lo stesso problema dei parcheggi e dell'accesso alla Ztl, che si è cercato di arginare con i nuovi varchi, è un fenomeno che ancora crea disagi. Tra i problemi, inoltre, possiamo ricordare quanto lamentato anche da chi nella zona ha attività ricettive, ovvero il fatto che troppo spesso ci siano ancora tanti cittadini che lasciano la propria immondizia per strada e ad ogni angolo, anche durante la sagra di san Nicola, era possibile assistere a scempi di questo tipo. O la problematica, lanciata poche settimane fa dai commercianti, relativa alla mancanza di bagni pubblici, a cui sono costretti a sopperire i bar con i problemi che tutto questo comporta.


È vero che è presente una struttura in piazza Ferrarese che in questi mesi estivi sarà aperta tutti i giorni con orario continuato dalle 8 alle 22, ma vista la mole di turisti che ormai si riversa nella zona potrebbe non essere più sufficiente. Senza dimenticare quanto denunciato da chi la città vecchia la abita, ovvero il fatto che ormai le case si stanno trasformando tutte in attività ricettive "cacciando" in qualche modo i barivecchiani per far spazio ai turisti. Nella sola città vecchia, d'altronde, stando agli ultimi dati, ce ne sono circa 60, in una zona che conta solo 5.726 abitanti.
E. Mon.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA