«Droga fra i turisti»: nuovo allarme. I dossier sul tavolo di Piantedosi: vertice in prefettura in attesa del ministro

Si torna a spacciare a Bari vecchia

«Droga fra i turisti»: nuovo allarme. I dossier sul tavolo di Piantedosi: vertice in prefettura in attesa del ministro
di Samantha DELL’EDERA
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 05:00

Dall’emergenza spaccio a Bari Vecchia alle aggressioni sui bus fino alle spaccate nei negozi e alle violenze delle baby gang. Questi alcuni dei temi che saranno presentati al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in visita a Bari venerdì, in mattinata. Ieri si è tenuto in Prefettura un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale ha partecipato anche il sindaco Antonio Decaro: all’ordine del giorno i temi che saranno affrontati venerdì in occasione della visita del ministro. Era stato lo stesso primo cittadino nelle scorse settimane a richiedere un potenziamento dei presidi di contrasto ad alcuni fenomeni di illegalità che si verificano a Bari.


«Negli ultimi tempi, il perpetrarsi di alcuni reati predatori particolarmente odiosi, come le “spaccate” ai danni degli esercizi commerciali e lo spaccio di sostanze stupefacenti rende necessario un impegno straordinario delle istituzioni – aveva scritto Decaro al ministro -. Gli sforzi che quotidianamente compiono le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine nella nostra città sono encomiabili e per questo credo sia giusto sostenerli con l’incremento dei dispositivi di prevenzione e di controllo del territorio, con l’invio di personale, anche semplicemente a copertura del turn over, dei diversi reparti operativi».
«Siamo consapevoli – aveva concluso Decaro - che il tema della sicurezza urbana richiede un approccio di sistema, sono certo che condividerà l’idea che il rafforzamento della presenza sul territorio delle forze di polizia non solo può rappresentare un deterrente per la reiterazione dei reati ma contribuisce ad elevare la percezione di sicurezza di cui le nostre città e le nostre comunità hanno tanto bisogno».

Il ministro aveva risposto prontamente, dichiarandosi disponibile a venire a Bari per partecipare ad un comitato in Prefettura, comitato che si terrà appunto venerdì.

Le spaccate 


Negli ultimi tempi, oltre alle spaccate e alle baby gang, ci sono altre due questioni che stanno preoccupando particolarmente le istituzioni: lo spaccio nel centro storico e le aggressioni sui bus. Per quanto riguarda la prima questione, sono stati segnalati numerosi episodi soprattutto durante la movida serale. Alcuni tossicodipendenti avevano persino rotto una vetrata e ricavato un “covo” per drogarsi, sotto le mura storiche della città, a due passi dai percorsi turistici. Covo che è stato chiuso dall’amministrazione. Preoccupano anche le aggressioni sui bus e gli atti di vandalismo. E sull’argomento si è tenuto nei giorni scorsi anche un incontro tra sindacati e prefetto durante il quale sono state presentate una serie di problematiche che saranno illustrate al ministro: come ad esempio la richiesta di presidi delle forze dell’ordine sui bus (a campione) o il supporto agli ausiliari della sosta più volte minacciati dai parcheggiatori abusivi ed ancora la situazione di degrado e di assoluto abbandono in cui versa piazza Moro, dove ogni giorno si verificano aggressioni, insulti, minacce. Il Comune chiederà anche un potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine soprattutto in vista dell’estate nelle zone maggiormente frequentate sia dai baresi sia dai turisti: da piazza Moro a piazza Umberto, dalle vie del centro al lungomare, nella zona Umbertina fino alle spiagge, in particolare Pane e pomodoro per contrastare, in questo caso, il fenomeno dei furti ai bagnanti. Senza dimenticare le periferie dove invece si concentrano gli atti di teppismo nei confronti dei bus Amtab.
«È sicuramente un segnale di attenzione da parte del governo - commenta il parlamentare della Lega, Rossano Sasso - in seguito ai recenti fatti di cronaca a cui bisogna dare una risposta immediata. Chiederemo al ministro la massima attenzione nei confronti della città di Bari e dei baresi».

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