«Ancora una volta sono stato costretto ad intervenire presso gli organi di controllo dei beni culturali della Regione Puglia per la tutela del patrimonio artistico di Santeramo ed in particolare dell’aula consiliare»: esordisce così Michele D’Ambrosio, denunciando per la terza volta lo stato di incuria della sala consiliare cittadina.
«Purtroppo l’aula sta perdendo gli affreschi che decorano il soffitto: ci sono delle infiltrazioni di acqua che hanno fatto si che tutto l’intonaco sottostante all’affresco danneggiasse irrimediabilmente quest’opera preziosissima. In definitiva quello che per Santeramo è un bene culturale identitario, è un bene culturale perché si tratta di un affresco dell’ottocento irrimediabilmente perso per sempre in alcune parti per l’incuria a cui da mesi è sottoposta».
Il primo esposto del consigliere comunale di opposizione, ex sindaco, risale allo scorso mese di maggio.
La denuncia
«Mi sono occupato di questo sin dai primi mesi di questa attuale consiliatura; l’ho denunciato in sede di consiglio comunale durante in diverse sedute ma non ho notato nessun interesse dell’amministrazione comunale.
La risposta dell'amministrazione comunale
Non si fa attendere la risposta dell’amministrazione comunale tramite il presidente del Consiglio, Nunzio Digregorio: «Le infiltrazioni che stanno deturpando gli affreschi della sala consiliare ci sono da diversi anni. Lo scorso 19 luglio sono stati fatti i rilievi, quindi procederemo, entro fine anno, con un impegno di spesa che sarà calcolato nelle prossime settimane, per affidare l’incarico per progettazione ed esecuzione del tetto, degli affreschi, degli interni e dei bagni di Palazzo di città. Siamo in attesa di una risposta della soprintendenza da luglio, da quando cioè abbiamo inviato la relazione tecnica, l’elaborato grafico e il computo metrico estimativo», conclude il presidente dell’assise.
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