Omicidio Santa Scorese, il killer si rifà vivo con la sorella della vittima dopo 32 anni molestandola: arrestato per stalking

Nella lettera Dimauro forniva dettagli sul numero di coltellate utilizzato per uccidere Santa

Omicidio Santa Scorese, il killer si rifà vivo con la sorella della vittima dopo 32 anni molestandola: arrestato per stalking
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Marzo 2023, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 13:25

È ricomparso dopo 32 anni per perseguitare la sorella della ragazza che aveva ucciso nel 1991 a coltellate dopo averla ossessionata per anni. Per quel delitto, che all'epoca non si chiamava ancora femminicidio, Giuseppe Dimauro fu riconosciuto incapace di intendere e ricoverato in un ospedale psichiatrico giudiziario per dieci anni.

Ora, con l'accusa di stalking nei confronti della sorella della sua vittima, è stato nuovamente arrestato e messo ai domiciliari con il braccialetto elettronico nella Rsa. È da quella Rsa, che si trova in un paese vicino a Palo del Colle dove viveva Santa Scorese e dove vive tuttora sua sorella Rosa Maria che Dimauro, oggi 64enne, ha ricominciato a manifestare la sua ossessione per la ragazza che ha ucciso.

La lettera

Ha scritto una lettera destinata a Rosa Maria ma recapitata ad una cugina omonima, dalla quale si capisce che l'uomo è informato sulla vita della sorella della sua vittima, che dal dopo il delitto è molto impegnata anche in iniziative pubbliche per la lotta contro la violenza sulle donne. Nella lettera Dimauro forniva dettagli sul numero di coltellate utilizzato per uccidere Santa, e spiega che «se Santa mi avesse pregato di non ucciderla, io non l'avrei uccisa».

Poi chiede a Rosa Maria di far rinascere sua sorella attraverso una sorta di clonazione e fornisce indicazioni anche sul medico genetista cui rivolgersi negli Stati Uniti.

La lettera è stata poi seguita da messaggi su messenger fino a che Rosa Maria, denunciando l'accaduto, ha consentito l'arresto dell'uomo che è stato eseguito sulla base di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari. Dopo il manicomio giudiziario, Dimauro era stato in libertà vigilata e sottoposto a cure psichiatriche. Nei confronti di Santa Scorese, che all'epoca dell'omicidio aveva 23 anni, la Chiesa ha avviato il processo di beatificazione e sulla sua storia è stato anche realizzato un film.

© RIPRODUZIONE RISERVATA