«Non lo ammanettate per favore». Eppure due minori di Molfetta, di 16 e di 17 anni, ne hanno combinate davvero di tutti i colori prima di essere fermati e denunciati a piede libero con le accuse di resistenza e di violenza a pubblico ufficiale.
Avrebbero, infatti, dapprima aggredito con calci, pugni e bottigliate due ferrovieri finiti in ospedale, poi avrebbero opposto resistenza ai carabinieri e alla polizia locale, scagliandosi contro i militari, gli agenti e aggredendoli, prima di essere bloccati, non senza complicazioni, mentre le loro gesta erano già finite su TikTok in un paio di video che sono ben presto diventati virali.
I fatti
I fatti, in una ordinaria mattinata di follia e violenza, sono avvenuti ieri nella stazione ferroviaria di Molfetta, dove una gazzella dell’Arma, con il supporto di una volante del Comando molfettese, è intervenuta in piazza Moro, per la segnalazione di due minori, entrambi del posto e conosciuti alle forze dell’ordine, che in uno stato di alterazione psicofisica, fra la sala d’attesa e il marciapiede del primo binario, avevano preso di mira, in maniera sempre più accesa e minacciosa, fino ad arrivare alle mani, altrettanti operatori di Rete ferroviaria italiana.
Erano da poco passate le 10. I due lavoratori, infatti, dopo essere stati coperti di insulti, minacce e poco dopo colpiti anche con calci, pugni, schiaffi e bottigliate in pieno volto, hanno provato ad allontanarsi, rifugiandosi nel bar della stazione, ma sono stati inseguiti. E all’interno dell’attività commerciale ancora botte. Da orbi. Fra le urla, la paura e gli strattoni per liberarsi dalla morsa dei due ragazzi. Tanto forti da cadere a terra, fino a mandarli in ospedale: per entrambi, infatti, si è reso necessario l’intervento degli operatori del 118. Le forze dell’ordine sono arrivate sul posto con più pattuglie. I due minori, intanto, si erano allontanati, forse sentendo il suono delle prime sirene. I carabinieri e il personale della Polizia locale hanno provato ad avvicinare i due minori in piazza Moro: questi ultimi, però, alla vista delle divise, hanno dato in escandescenza e hanno opposto resistenza alla richiesta di identificazione. Non solo. Sempre più agitati, i due hanno aggredito militari e agenti.
Da qui la scelta di usare lo spray al peperoncino: una forma di deterrenza (prevista dal regolamento) che ha fatto parzialmente desistere i due, tanto da permettere di bloccarli, mentre la folla, fra amici e curiosi, invocava di «non ammanettarli». È stato impossibile agire altrimenti. E solo in questo modo, si è potuto mettere la parola fine alla storia. Resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sono sinora i reati contestati ai due minori di 16 e 17 anni e per i quali, in attesa di ascoltare i feriti - finiti al pronto soccorso dell’ospedale don Tonino Bello con lesioni, contusioni e ferite da taglio -, sono scattate le denunce in stato di libertà alla procura per i Minorenni di Bari.